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Economia

Michele Bortolussi è diventato il nuovo presidente di Confidi Friuli

Rinnovo dei vertici per la cooperativa. Ad affiancare il nuovo numero uno saranno Enzo Pertoldi e Pietro Cosatti come vicepresidenti e Giovanni Da Pozzo in veste di consigliere delegato. Una scelta sulla linea della continuità

Nella prima riunione dopo l’assemblea di approvazione del bilancio e rinnovo del consiglio di amministrazione, Confidi Friuli ha proceduto alla nomina dei nuovi vertici. Michele Bortolussi è il presidente nominato per il prossimo mandato triennale, Enzo Pertoldi e Pietro Cosatti i vicepresidenti, mentre Giovanni Da Pozzo è il consigliere delegato.

Bortolussi, 53 anni, già presidente di Confidi Industria dal 2000 al 2008, ha svolto il ruolo di vicepresidente del consiglio uscente. A completare il nuovo cda sono i consiglieri indicati dalla  Regione (Vittorio Bortolotti) e dalla Camera di commercio (Fabiano Zuiani) e i riconfermati Gianni Croatto, Guido Fantini, Ferrante Pitta e Alessandra Sangoi. Scelte sulla linea della continuità per una cooperativa che ha svolto con grande impegno e ottimi risultati la sua attività di sostegno alle piccole e medie imprese coinvolte in un lungo periodo di crisi economica.

Nei giorni scorso l’assemblea di Confidi Friuli ha approvato il primo bilancio certificato da Banca d’Italia dopo l’iscrizione nell’elenco speciale ex art. 107 del testo unico bancario. Tra i numeri positivi del bilancio 2011 garanzie in essere per 91.622.839 euro e 15.291.131 di controgaranzie rilasciate dal Fondo centrale di garanzia, da Fin.Promo.Ter e dalla Regione Fvg. E ancora un’utile della gestione ordinaria di 255.785 euro e 157 nuovi iscritti per un totale che tocca quota 5.038. «Anche nei prossimi mesi – anticipa il neopresidente Bortolussi – lavoreremo per dare ossigeno alle pmi ma continueremo ad agire con criteri di oculatezza nel rilascio di garanzie per limitare i rischi di insolvenza. Un atteggiamento prudenziale che del resto ci viene indicato da Banca d’Italia».

Nel corso del 2011, Confidi Friuli ha visto ancor più impegnata la propria attività a supporto di garanzie a valere su finanziamenti di liquidità e di consolidamento dei debiti, mentre si sono ridotte le garanzie su linee di investimento. Si sono contate complessivamente 974 garanzie per 79.799.076 euro (51.424.676 a medio-lungo termine, 28.374.399 a breve) di affidamenti deliberati contro i 106.635.722 dell’anno precedente, altro effetto della crisi e segnale evidente del drastico calo degli investimenti che ha interessato le aziende socie. Il decremento, che riguarda soprattutto le operazioni a medio termine, è segno di una maggiore selezione del credito nella fase di rilascio delle garanzie e di un minore flusso di operazioni pervenute dal sistema bancario per effetto del noto credit crunch che si è verificato in particolare nella seconda metà del 2011.

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