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Giovedì, 28 Marzo 2024
Economia

Zanutta ha aperto a Cervignano, ora lo sguardo è rivolto a Parigi

Investimento da 1,5 milioni di euro, darà lavoro a una ventina di persone. Inaugurata la nuova area espositiva di cucine Scavolini, con lo chef Carlo Cracco. Il dibattito sull’edilizia con le autorità ha messo in luce l’importanza di fare rete nella filiera dell’abitare

Mille metri quadrati di salone espositivo, una nuova area dedicata alle cucine, con gli ultimi best-seller Scavolini, e poi bagni, ceramiche, idraulica, ferramenta, arredo giardino e migliaia di prodotti e articoli per l’edilizia. La nuova sede Zanutta a Cervignano del Friuli - un investimento da 1,5 milioni di euro che darà lavoro a una ventina di persone – consolida la presenza del gruppo in Friuli Venezia Giulia, qualificandolo come uno dei più grandi del Nordest, con 350 dipendenti e 23 filiali tra la nostra regione e il Veneto. 

Inaugurata questa mattina, alla presenza di autorità e istituzioni, la nuova sede celebra anche l'inizio della collaborazione tra Zanutta e uno dei marchi più prestigiosi del made in Italy, Scavolini.  Novità tenuta a battesimo oggi dallo chef Carlo Cracco, testimonial dell’azienda “più amata dagli italiani”, che si è esibito con uno show cooking su uno dei modelli di cucina esposti.

«Questa partnership – ha spiegato l’ad del gruppo friulano Vincenzo Zanutta – estende la nostra offerta per l’arredo bagno e ci apre al segmento delle cucine, in linea con le strategie intraprese in questi anni per reagire alla crisi del mercato delle costruzioni. Purtroppo il nostro settore non naviga ancora in un mare tranquillo, ma noi abbiamo scelto la strada dell''investimento e della diversificazione per rispondere a un mercato ormai sempre più trainato dalle ristrutturazioni». 

Una crisi, quella dell’edilizia, al centro del dibattito tra autorità e imprenditori ospitato questa mattina a Cervignano. L’ultima analisi del centro studi Ance (Associazione nazionale costruttori edili), illustrata dal presidente di Ance Fvg Andrea Comar, fotografa timidi segnali di ripresa in regione, «ma l’attività nel settore delle costruzioni rimane debole - ha detto – e, anche se le ultime indagini congiunturali parlano di stabilizzazione della produzione,siamo a livelli di gran lunga inferiori a quelli ante crisi». In totale, dal 2008 ad oggi, in Fvg sono andati persi oltre 7mila occupati e 1200 imprese. Il mercato immobiliare è in ripresa, ma l'aumento delle compravendite nel 2016 (+ 21,7% sul 2015) riporta comunque un – 53% sul picco registrato nel 2005. 

Una situazione che va affrontata con determinazione e fiducia nel futuro, secondo l'assessore regionale alle infrastrutture Maria Grazia Santoro. «Ci troviamo in un mare nuovo - ha detto - e dobbiamo capire come navigarlo, il settore ha assoluto bisogno di riprendere fiducia e può farlo con imprese che investono sul futuro, come ha fatto la Zanutta. Da parte nostra - ha aggiunto - aver previsto, ad esempio, nella legge sulla casa la possibilità che finanziamenti siano cumulabili con quelli nazionali può portare fino all'80 per centro di sgravi fiscali per le ristrutturazioni sismiche ed energetiche dei condomini e al 70 per cento circa per le case. È quello che non è sgravato può essere coperto da altri finanziamenti».

Secondo il vicepresidente della Provincia di Udine Franco Mattiussi, a far soffrire il settore sono «da un lato l’abbassamento dei prezzi delle compravendite, che non ha fatto bene all’edilizia residenziale, dall’altro la delocalizzazione della manodopera da parte delle imprese. C’è bisogno – ha suggerito – di un maggiore intervento della pubblica amministrazione per sbloccare comparti come quello delle infrastrutture pubbliche che potrebbero dare grande slancio al settore».

E mentre le istituzioni lavorano sul fronte delle normative e delle politiche di rilancio, per le imprese la ripresa si gioca su servizio, tecnologie, e innovazione dei modelli di business. «In futuro si punterà sempre di più su qualità, competenza, specializzazione – ha detto l’imprenditore Gianluca Zanutta – bisogna andare oltre il prodotto, migliorare i servizi di vendita e di assistenza, integrare in azienda le nuove tecnologie, come la rivendita 4.0, che sta digitalizzando tutti i processi di gestione del magazzino e vendita al pubblico».  

Anche Scavolini, un brand con 1000 punti vendita in Italia e 300 all’estero, ha scelto la strada del rinnovamento: «Puntiamo sempre più sul consolidamento e sulla valorizzazione della rete distributiva – ha detto l’area manager Danilo Rossi – non soltanto tramite punti vendita monomarca, ma anche attraverso la distribuzione specializzata. Il Friuli Venezia Giulia – ha aggiunto - è un territorio strategico per la vicinanza con i mercati esteri e non solo, c’è tutto l’interesse a sviluppare una strategia di espansione qui». 

La sede di Cervignano del Friuli è frutto dell’acquisizione dell’ex Godeassi Edilizia realizzata da Zanutta circa un anno fa. Con questa nuova apertura il gruppo punta a presidiare meglio l’area della Bassa Friulana, servita fino ad oggi dal punto vendita di Muzzana del Turgnano e da altri 2 stabilimenti a Carlino e Pocenia. In Friuli Venezia Giulia Zanutta è presente anche nelle province di Trieste e Pordenone. L’azienda è leader di settore con 350 dipendenti e un fatturato di 80 milioni di euro. A breve si espanderà anche all’estero con l’apertura di una nuova filiale in Francia, a Parigi. 

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