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Cronaca

Il Friuli non dimentica e non solo a parole, la visita del Presidente Zanin all'Umbria post-sisma

Un segno di vicinanza concreta alle popolazioni umbre che ancora fanno i conti con il post-sisma. Il Presidente Zanin ha portato così un messaggio dal FVG "Lo Stato dia a questa gente strumenti per ripartire, come fece con noi nel 1976"

La gente friulana non dimentica, e non dimenticano neppure le istituzioni. Ciò che avvenne alle 21.00 del 6 maggio 1976 ha segnato il Friuli Venezia Giulia per sempre. Non è l'unica terra martoriata da un sisma, ma da allora è diventata per tutta l'Italia il simbolo della ricrescita e della nascita della Protezione civile.

Una ricrescita segnata dal saper arrangiarsi da soli, ma anche da tantissimi atti di solidarietà giunti da tutto il Paese e dall'estero. Dal Padiglione delle Emergenze di Norcia, ricostruito dalla Filiera del Legno FVG, alle stalle donate dai friulani agli allevatori del posto, nell'Umbria del post sisma c'è anche un po' di Friuli Venezia Giulia.

La visita

Ecco allora che il presidente del Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia, Piero Mauro Zanin, ha accolto subito e con entusiasmo la possibilità di visitare i Comuni dell'Umbria più colpiti dal terremoto del 2016 e portare loro un segno di vicinanza concreta e attiva, a cominciare da Norcia e dalla frazione di Castelluccio, dove la popolazione ancora vive in strutture provvisorie mentre le attività economico-produttive stanno piano piano ripartendo. "E se lo possono fare - ha sottolineato la presidente dell'Assemblea legislativa dell'Umbria, Donatella Porzi, che ha fatto da Cicerone alla visita di Zanin - è anche grazie proprio all'aiuto dei friulani che non solo a parole non dimenticano, ma ci hanno portato la loro operosità con la ricostruzione di stalle e mense, nonché sostegno psicologico con la loro umanità e vicinanza morale".

"Siamo nella fase della ricostruzione - ha aggiunto la presidente Porzi - a cui dobbiamo dare gambe perché, dopo la fase in cui
abbiamo tamponato le emergenze, ora dobbiamo pensare a una veloce ripresa, per questo chiediamo gli strumenti per poter essere completamente operativi da subito. Questo è ormai il terzo inverno che ci troviamo in questa situazione; le persone che
vivono ancora nelle casette hanno bisogno di una prospettiva".

Il presidente Zanin

"Ciò che ho visto a Norcia crea un senso di smarrimento - ha commentato il presidente Zanin -. Ma questa gente sta reagendo e ha effettivamente bisogno di strumenti per ripartire, esattamente come abbiamo fatto noi. In questo lo Stato deve essere veloce, la
burocrazia ha le sue regole ma non deve essere di ostacolo alla ricostruzione. Ciò che chiedono queste famiglie e queste imprese è solo poter rinascere, potersi riappropriare della vita di prima. Un aiuto concreto lo hanno donato agli allevatori e agli agricoltori di Norcia i Comuni della valle del But con la ricostruzione di un stalla altamente tecnologica, oggi operativave dunque simbolo di una speranza che il Friuli ha già vissuto". 



 

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