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Cronaca

West Nile: "Non si può parlare di epidemia"

La situazione per quanto riguarda il virus West Nile è sotto controllo da tutti i punti di vista secondo gli esperti. Intanto si procede alla disinfestazione e si propone un centro unico per il trattamento del virus

Riccardo Riccardi, assessore alla sanità, conferma che la situazione in regione per quanto riguarda il virus West Nile, trasmesso dalle zanzare comuni, è sotto controllo e si sta procedendo alla disinfestazione. Matteo Bassetti, direttore della clinica malattie Infettive dell'AsuiUd, conferma che nel nostro territorio sono avvenuti "solo casi sporadici, quindi la popolazione deve stare assolutamente tranquilla". Intanto, Bassetti propone la creazione di un centro unico in regione per il trattamento del virus, e ricorda che il primo caso a Udine di West Nile è avvenuto nel 2013.

I dati

"Le strutture del servizio sanitario regionale sono tutte attive e pronte a intervenire" rassicura Riccardi. "Siamo di fronte a un fenomeno limitato che purtroppo ieri ha avuto un decesso, e colgo l'occasione per porre le mie condoglianze alla famiglia". Nel comune di Latisana, dove risiedeva la vitima di 88 anni, "il sindaco e i tecnici della prevenzione dell'azienda sanitaria numero 2 hanno provveduto ad attivare tutte le procedure per la disinfestazione". Riccardi inoltre spiega come "anche noi in futuro cercheremo di intensificare le attività di disinfestazione, anche perché parliamo di una zanzara normale". Per quanto riguarda i casi in regione, "i dati ci dicono di 14 casi di infezione accertati, dieci residenti in provincia di Pordenone e due in provincia di Udine, gli altri due casi a Trieste, ma che hanno avuto esposizioni in altre regioni. Da maggio a oggi si sono analizzati 120 casi, dei quali 14 sono quelli confermati, 14 potrebbero essere probabili, mentre la grande maggioranza degli altri casi segnalati non hanno dato esiti positivi. Il piano di sorveglianza è attivo, le aziende sanitarie sono attive, e voglio ricordare che sono state attivate tutte le restrizioni delle trasfusioni ematiche e dei trapianti di organo. Sangue e tessuti donati sono controllati". In sostanza la salute dei donatori e dei riceventi è al sicuro, e il sistema di gestione è stato immediatamente attivato.

Nessuna emergenza

"Lungi da poter parlare di epidemia. Quattordici casi, di cui certi quattro o cinque, siamo di fronte a casi sporadici" tranquillizza il professor Bassetti. "Relativamente al decesso di Latisana, bisogna stabilire qual è la causa della morte. La West Nile è probabilmente stato un'incidentaloma, ovvero incidentalmente si è fatto un certo esame e si è trovato la positività con il virus". Bassetti invita a "evitare di andare a farsi fare l'esame della West Nile o chiedere che venga fatto in assenza di sintomi, non ha nessun significato. Siamo di fronte a un infezione che per fortuna anche si auto-limita, e questo tipo di infezioni deve essere gestite da mani esperte, come quelle degli hub regionali, dove ci sono una serie di competenze, come la neurologia, la microbiologia, che in altri centri non ci sono. Il mio invito è quello di centralizzare questi casi in modo da avere anche una visione univoca nella gestione e anche nel modo di riportare i casi alle autorità regionali". Per quanto riguarda la centralizzazione, "è bene che quando ci sia un caso probabile, con dei sintomi compatibili con una forma neuroinvasiva, avendo la regione due hub di livello (a Trieste e a Udine) sarebbe il caso che andassero in questi due".

Disinfestazione

La sorveglianza non si limita ai casi umani, ma la regione, dall'inizio dell'estate, monitora le zanzare con delle trappole per catturarle e analizzarle, per controllare se hanno il virus. Inoltre, i controlli vengono compiuti anche sugli uccelli, i maggiori portatori di questo virus, e suoi cavalli, che hanno la stessa probabilità dell'uomo di essere infettati. La disinfestazione contro le zanzare comuni sta procedendo in dosi massicce.

La malattia

Il virus è molto eterogeneo nella sua manifestazione, e si sta ancora studiando e analizzando, non solo in Friuli. I sintomi possono essere diversi e variabili. "I cittadini devono rivolgersi in primis al medico di base" ricorda Bassetti. "Se nel caso ci fossero sintomi neurologici importanti, accompagnati anche da febbre, sarà il medico a riferire il paziente a un centro di secondo livello. Lo screening del medico di base è il primo passo".

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