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Cronaca Centro / Largo Ospedale Vecchio

Processo per l'omicidio di Lisa Puzzoli, Manduca reagisce in aula

L'imputato si è dimostrato in disaccordo con l'analisi fornita dalla testimonianza della psicologa consulente della famiglia Puzzoli

"E' stata un'escalation di aggressività crescente. Ma non ha inciso sulla sua capacità di intendere e volere". Così ha spiegato la psicologa Alessandra Bramante, consulente della famiglia di Lisa Puzzoli, giunta alle stesse conclusioni dello psichiatra Mario Novello, consulente della Procura, sulla capacità di Vincenzo Manduca, il macellaio di Santa Sofia di Forlì che il 7 dicembre 2012 uccise a Villaorba di Basiliano, a coltellate, l'ex fidanzata, dalla quale aveva avuto una bimba.

La versione della professionista, ribadita ieri in aula come ultimo teste di parte civile, ha suscitato la reazione dello stesso Manduca, a tal punto che il Presidente dell'assise, Angelica Di Silvestre, lo ha richiamato, ricordandogli che potrà rendere dichiarazioni nell'esame dell' imputato, alla prossima udienza, il 31 marzo, all'esito dell' esame degli ultimi testi della difesa.

I legali che hanno seguito le varie fasi della procedura dell'affidamento della piccola figlia della coppia e alcuni amici di Manduca, sono stati ascoltati già ieri. I testi avrebbero spiegato che l'interesse di Manduca fosse vedere la figlia. La corte ha invitato al silenzio anche i presenti in aula quando, nell'udienza, hanno rumoreggiato contro l'imputato.

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