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Cronaca

Scandalo vaccini, caso Petrillo: a Udine anche l'inchiesta di Treviso

La Procura friulana seguirà anche il filone trevigiano, quello da cui tutto ebbe inizio. La 30enne assistente sanitaria, ora accusata di falso, omissione d'atti d'ufficio e peculato, nel 2015 aveva iniziato a lavorare alla Madonnina a Treviso

TREVISO L'inchiesta sullo scandalo vaccini che vede indagata l'assistente sanitaria Emanuela Petrillo, accusata di non aver vaccinato decine di bimbi sia nella Marca che in Friuli, passerà nei prossimi giorni interamente alla Procura di Udine che acquisirà, su decisione del Procuratore capo Antonio De Nicola, il fascicolo che era stato aperto a Treviso dal pm Barbara Sabbatini.

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La motivazione è quella del reato continuato. Alla 30enne sono contestati i reati di falso, omissione d'atti d'ufficio e peculato. La Petrillo aveva lavorato per sei mesi, nel 2015, presso il presidio di igiene pubblica della Madonnina a Treviso; in precedenza aveva prestato servizio a Codroipo dove i numeri delle presunte "non vaccinazioni" sono ben più elevati: si parla di oltre 7mila bimbi e 700 adulti. Il trasferimento del fascicolo dovrebbe avvenire già nei prossimi giorni. A riportare la notizia è la Tribuna di Treviso in edicola oggi, lunedì 19 giugno.

Nella Marca il caso fu scoperto grazie al sospetto di alcune colleghe, incuriosite dal fatto che i bambini sottoposti alle sue iniezioni non piangevano mai. Il caso fu poi segnalato nel giugno 2016 sia ai Nas che alla Procura, ma l'indagine fu archiviata ai primi di marzo del 2017 su richiesta del Pubblico Ministero per "assenza di ulteriori elementi a carico". Non più vincolata agli obblighi verso il procedimento penale, l’Azienda sanitaria veneta iniziò, dunque, ad avviare una serie di valutazioni sierologiche scoprendo il 10 aprile 2017 di avere elementi sufficienti per ritenere che l’assistente non aveva eseguito tutte le vaccinazioni che doveva. A quel punto scattò la nuova segnalazione alla Procura della Repubblica di Treviso e al proprio Ufficio Provvedimenti Disciplinari per gravi violazioni dei doveri professionali e degli obblighi assistenziali. Fu così che l'inchiesta trevigiana, nei giorni seguenti, portò il Distretto sanitario n.4 di Codroipo a compiere alcune verifiche anche nel nostro territorio, per valutare se la medesima omissione di inoculazione fosse stata vissuta anche dai pazienti dell'Azienda per l'Assistenza Sanitaria n. 3, Alto Friuli- Collinare- Medio Friuli.

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