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Cronaca Centro / Via Francesco Mantica

Università: Udine promossa nella valutazione della ricerca

Diffusi i risultati del rapporto 2004-2010 dell'Agenzia Nazionale di Valutazione del Sistema Universitario e della Ricerca. L'ateneo friulano conquista l'ottavo posto nella classifica che il ministero utilizzerà per i finanziamenti premiali

L’ateneo friulano supera con successo l’esame dell’Agenzia Nazionale di Valutazione del Sistema Universitario e della Ricerca (Anvur) che il 16 luglio ha presentato a Roma i risultati della Valutazione della Qualità della Ricerca italiana (Vqr) per il settennio 2004-2010. L’Università di Udine si colloca all’ottavo posto nella classifica che, tenendo conto della dimensione di ciascun ateneo, mette a confronto la qualità delle strutture di ricerca delle 34 grandi università fra le quali è stata inserita. Il peso dell’università di Udine all’interno del sistema universitario è pari a 1,24%, mentre il suo peso, tenendo conto della qualità della ricerca, è pari a 1,36%, con una percentuale di miglioramento del 9,7%. Percentuale che sarà utilizzata per assegnare la quota premiale dei finanziamenti ministeriali.

“Siamo molto soddisfatti di questo risultato – spiega il rettore Cristiana Compagno – che ci colloca davanti ad atenei di grande prestigio e tradizione. L’Anvur infatti ha ritenuto di mettere a confronto le università in base a un indicatore composito che tiene conto sia del peso delle diverse aree scientifiche all’interno di ciascun ateneo sia, oltre alla qualità delle pubblicazioni, di altri indici importanti per stabilire l’eccellenza della ricerca, quali la capacità di attrarre risorse e di reclutare personale di elevata qualità”. Si tratta del più grande esercizio di valutazione della ricerca nel suo genere mai realizzato a livello internazionale. L’analisi dell’Anvur ha confrontato la qualità della ricerca di 133 strutture all’interno delle 14 aree scientifiche definite dal Consiglio Universitario Nazionale: in particolare, sono state valutate 95 università, 12 enti di ricerca vigilati dal Ministero per l’Istruzione, l’Università e la Ricerca (Miur) e 26 enti “volontari” (9 enti di ricerca e 17 consorzi interuniversitari). I 450 esperti al lavoro hanno analizzato e valutato ben 184.878 prodotti di ricerca (tra articoli, monografie e saggi, atti di convegni, brevetti, manufatti, note a sentenza, traduzioni, software, banche dati, mostre e performance e cartografie).

La tabella coi risultati dell'Università di Udine

I risultati di Udine. L’ateneo friulano innanzitutto è stato inserito tra le grandi università in base al numero di pubblicazioni sottoposte a valutazione di ciascuna struttura. Dal punto di vista della qualità dei prodotti della ricerca l’ateneo è risultato superiore alla media nazionale in nove aree scientifiche sulle 16 analizzate (due delle 14 aree sono state separate in 2 sottoaree per avere maggiore omogeneità scientifica): Scienze dell’antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche, Scienze matematiche e informatiche, Scienze fisiche, Scienze biologiche, Scienze mediche, Scienze agrarie e veterinarie, Ingegneria industriale e dell’informazione, Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche, Scienze giuridiche. Di queste, tre aree (Scienze mediche, Scienze matematiche ed informatiche e Scienze dell’antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche) hanno raggiunto risultati di eccellenza.

Il metodo utilizzato. Il risultato positivo è dovuto, oltre che alla qualità dei prodotti della ricerca, anche alla notevole capacità di attrarre risorse e al fatto che la performance è migliorata notevolmente rispetto al precedente esercizio di valutazione del 2003. Alta percentuale di docenti produttivi, bassa percentuale di prodotti non valutabili, efficacia della selezione dei prodotti a monte, da parte degli uffici dell’ateneo sono stati i tre fattori chiavi del successo dell’ateneo friulano. “Udine ha avuto successo anche perché ha pochi docenti improduttivi – sottolinea Michele Morgante, prorettore e delegato alla Ricerca - Rispetto all’esercizio precedente che aveva misurato l’eccellenza della ricerca, questa volta si è andati a misurare la qualità media, visto che, a differenza del passato, sono stati coinvolti tutti i docenti, ciascuno dei quali ha dovuto fornire i propri tre migliori prodotti. Nel valutare i risultati delle singole aree bisogna poi tenere conto del peso di ciascuna area all’interno dell’ateneo e sicuramente i risultati sono positivi per tutte le aree scientifiche che nel nostro ateneo sono più rappresentate ed importanti”. L’ateneo udinese è poi risultato particolarmente efficace nello svolgere la terza missione, ovvero trasferire i risultati della propria ricerca al sistema economico produttivo, tenendo conto della intensità dei rapporti con le imprese, dei brevetti conseguiti e delle imprese innovative create.

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