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Cronaca Rizzi / Via Sondrio

Confindustria Udine e Uniud assieme per lanciare il nuovo "Uniud Lab Village"

Si tratta di un polo di ricerca avanzata dove università e imprese si incontrano

Confindustria Udine e Università degli Studi di Udine hanno sottoscritto oggi, 22 giugno, un accordo per sostenere lo sviluppo di Uniud Lab Village, il polo della ricerca avanzata che vedrà riuniti nello stesso luogo i laboratori universitari e delle imprese.

La nuova struttura

Con l’inaugurazione e l’insediamento - il 5 febbraio scorso, in via Sondrio, a Udine - del laboratorio Danieli Automation Digi&Met si è dato il via alla costituzione dell’Uniud Lab Village, nuova area voluta dall’Università di Udine in cui concentrare gran parte dei laboratori tecnologici, dove ospitare centri di ricerca e sviluppo di imprese industriali, nonché laboratori didattici. L’obiettivo è integrare il mondo accademico e il mondo dell’industria per definire progettualità congiunte, formative e di ricerca e dare, così, risposte più puntuali alla necessità di innovazione del comparto economico-produttivo territoriale.

La firma

Con la firma dell’accordo odierno, sottoscritto dalla presidente di Confindustria Udine Anna Mareschi Danieli e dal magnifico rettore Roberto Pinton - presenti anche Dino Feragotto, vice presidente di Confindustria Udine con delega all’innovazione e Alessandro Gasparetto, delegato alla ricerca e al trasferimento tecnologico dell’ateneo udinese - il progetto entra in fase di decollo. I protagonisti del patto, infatti, concordano sull’opportunità che il progetto Uniud Lab Village possa diventare la piattaforma strutturale attorno a cui far ruotare in sinergia università, imprese, professionisti, laureandi, neolaureati e dottorandi di ricerca, i quali possono costituire risorse umane fondamentali sia per la ricerca applicata, sia per le attività di progettazione e sviluppo delle imprese industriali.

La collaborazione

Il rapporto di collaborazione si attuerà mediante singoli progetti che riguarderanno, in particolare, la realizzazione di laboratori congiunti costituiti con una convenzione tra Università e soggetti pubblici o privati su specifiche tematiche di ricerca e sviluppo identificate dai soggetti interessati. Questi laboratori consentiranno di mettere in condivisione il know-how e le strutture di ricerca, realizzando un luogo di incontro con caratteristiche nuove rispetto ai due o più istituti proponenti. I ricercatori universitari e i partner esterni lavoreranno congiuntamente allo sviluppo di road map scientifiche e tecnologiche di comune interesse e creeranno partenariati stabili per la partecipazione a bandi competitivi attingendo a finanziamenti per la ricerca e aumentando la potenzialità di attrarre investimenti privati. Nell’ambito dell’accordo saranno inoltre realizzati attività di formazione, alta formazione e specializzazione e trasferimento tecnologico, stage, tirocini e azioni di orientamento. Sarà favorita la partecipazione congiunta a progetti nazionali, europei, internazionali o autofinanziati. Saranno condivise risorse strumentali e attrezzature, risorse documentali e banche dati e creati ambiti comuni per la ricerca e la sperimentazione, nonché per la valorizzazione e il trasferimento delle conoscenze comuni.

Confindustria

“La sfida della competitività del sistema economico territoriale – ha affermato Anna Mareschi Danieli - impone di creare un contatto sempre più stretto tra il mondo universitario e quello industriale, che sempre di più devono integrarsi. Abbiamo bisogno di generare cultura e valore aggiunto a casa nostra. Questo accordo è parte di un progetto ancora più ampio e strategico per la crescita del territorio denominato “Advanced digital manufacturing valley”, sul quale Confindustria Udine punta con gran decisione per sviluppare una digital way del nostro sistema manifatturiero atta a mantenere una leadership duratura”.

“Creare una rete di collegamento tra il tessuto della manifattura e quello della formazione e della ricerca – le ha fatto eco Dino Feragotto - significa fare squadra per lo sviluppo e la competitività delle imprese e offrire ai giovani talenti le condizioni per investire sul proprio futuro sul nostro territorio. Abbiamo bisogno di scaricare a terra molte potenzialità, che altrimenti rischierebbero di andare disperse. Con questo progetto vogliamo fare un concreto passo avanti”.

Università

Un rapporto, quello tra Università e impresa in Friuli, che ha radici lontane. “Nel 1984 – ha infatti ricordato la presidente Mareschi Danieli - fa sottoscritta una Convenzione quadro tra Confindustria Udine e l’Ateneo del Friuli per la crescita del territorio friulano, firmatari il Cavaliere del lavoro Andrea Pittini e il professor Franco Frilli, in cui le parti convenivano già allora di istituire un rapporto di collaborazione continuo attraverso l’attuazione di diversi punti, tra cui la promozione e lo sviluppo di centri comuni di ricerca e sperimentazione. Finalmente quell’accordo visionario si rinnova e diventa ancora più ambizioso. Guardiamo avanti, puntiamo sui giovani talenti, sulle nuove tecnologie e sull’evoluzione del nostro territorio”.

Oggi – ha sottolineato il rettore Roberto Pinton - rinnoviamo questo accordo, dando nuova linfa e concretezza agli intenti originari. Viviamo un momento storico in cui il sistema economico territoriale è messo di fronte all’esigenza di trovare maggiore sinergia e nuove forme di collaborazione tra il mondo universitario e quello industriale. Sono necessarie una sempre maggiore integrazione e la creazione di nuovi strumenti sui quali costruire vantaggi competitivi durevoli, basati sulla capacità di innovazione di prodotto, di processo e dell’organizzazione. La collaborazione incentrata sul progetto “Uniud Lab Village” potrà dare, ne sono certo, significativi frutti, perché la vicinanza fisica tra i luoghi della didattica accademica, della ricerca universitaria e della progettazione industriale è una delle condizioni organizzative chiave per accelerare l’innovazione nel territorio della regione Friuli Venezia Giulia”. L’Uniud Lab Village andrà a regime entro la fine del 2020 e coinvolgerà, con i tre Dipartimenti di Scienze matematiche, informatiche e fisiche (DMIF), Scienze agroalimentari, ambientali e animali (DI4A) e Politecnico di ingegneria e architettura (DPIA), il tessuto imprenditoriale del territorio. Le strutture che si insedieranno nell’area si occuperanno, in particolare, di tematiche legate a gestione dell’ambiente, territorio, energia, analisi sensoriale degli alimenti, Internet of things, visual, mixed and augmented reality, cybersecurity, machine learning e data analytics.

Obiettivi futuri

Dopo Digi&Met, primo caso in Italia di un laboratorio privato all’interno dell’università, sono già programmati tre ulteriori insediamenti: la giovane e innovativa start up ICT DataMind srl, con cui l’Ateneo costituirà un hub di contatto tra comunità accademica e aziende per sviluppare tematiche di ricerca di interesse comune, il Lab misto DMIF- beanTech, azienda del territorio con cui l'ateneo svilupperà le nuove metodologie relative al Machine Learning e alla Data Analytics, e il laboratorio dimostrativo (Living Lab) sull’applicazione dell’Intelligenza artificiale ai processi industriali e ai prodotti realizzato dalla collaborazione tra il DMIF, il Digital Innovation Hub Udine, uno dei 22 DIH nazionali della piattaforma confindustriale, e da IP4FVG, la piattaforma regionale per la digitalizzazione del Friuli Venezia Giulia recentemente citata dalla UE fra i tre esempi europei di sistema regionale innovativo. La convenzione quadro è di durata quinquennale e rinnovabile. I referenti per la sua attuazione sono Alessandro Gasparetto, delegato per la ricerca e trasferimento tecnologico dell’Ateneo di Udine, e Franco Campagna, responsabile del settore ricerca e innovazione di Confindustria Udine.

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