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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca Beivars / Via Monte Sei Busi

Campi rom: gestione e deposito incontrollato di rifiuti

Blitz della Polizia Provinciale nei campi nomadi di Udine e Pozzuolo: fuochi, rifiuti abbandonati e materiale depositato e gestito senza autorizzazione

Cumuli e cumuli di rifiuti e depositi incontrollati direttamente sul terreno. Gli uomini della Polizia Provinciale hanno scoperto, all’interno dei servizi di controllo sui furti di rame disposti dalla Questura di Udine (campagna denominata “Action Day”), nel campo nomadi in via Monte Sei Busi e in quello a Pozzuolo ampie aree infestate. Nel giorno in cui al Viminale si è sottoscritto un protocollo di legalità contro il fenomeno dei furti di 'oro rosso' (6,14 euro al chilo), in Friuli, grazie alla Provincia di Udine, si sta già lavorando per contrastare questa piaga, anche per tutelare l’ambiente e far rispettare le norme di salvaguardia dell’ecosistema contro inquinamento e rischio di contaminazioni del terreno con evidenti ripercussioni sulla salute pubblica.

Durante i sopralluoghi, gli ufficiali di Polizia Giudiziaria della Polizia Provinciale hanno individuato, nel campo nomadi di Udine, ben sette zone pericolose: depositi di rottami ferrosi, lavatrici, pezzi di biciclette, motorini in disuso, elettrodomestici, reti di letto, serramenti in alluminio, condensatori, pneumatici, spezzoni di cavi facevano bella mostra di sé all’ingresso, mentre nelle zone interne ecco accatastati materassini isolanti, rottami ferrosi, pezzi inox, batterie esauste, pezzi di motore, carta catramata; nell’area limitrofa al cimitero spuntavano bombole gpl scariche, cucina a gas, lavatrice, termosifone; mentre nell’area ovest anche pezzi di computer, schede elettriche, neon fuori uso. Oltre a ciò, nelle aree erano presenti residui di abbruciamento. La Polizia Provinciale ha segnalato le numerose violazioni del decreto legislativo 152/2006 alla Procura e al Comune di Udine per l’adozione dei provvedimenti relativi al ripristino dell’area. I reati contestati derivano dall’aver abbandonato e depositato in modo incontrollato i rifiuti; dall’aver gestito rifiuti (selezione, cernita, separazione) senza autorizzazione; dall’aver appiccato fuoco ai rifiuti abbandonati.

Il secondo sopralluogo, nel campo nomadi ubicato nel comune di Pozzuolo (via IV Genova), ha portato alla scoperta di altre gravi violazioni. Anche qui gli uomini del Corpo di Polizia Provinciale hanno rilevato sul terreno mezzi, strumenti, macchinari e rifiuti riconducibili a un’attività illecita di gestione-rifiuti. Qui, in un’area di circa 50x30, è stata segnalata la presenza di cassoni scarrabili, cumuli di materiale ferroso, vecchie cisterne adibite a deposito di rifiuti ferrosi di vario genere, anche impregnati d’olio, e di motori e o parti di essi, bombole per fiamma ossidrica, bombole di gas, autovetture in evidente stato di abbandono prive di targa, parti di autoveicoli, cumulo di pneumatici, vari sversamenti di liquidi.

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