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Cronaca

Il valore degli immobili usati mai così bassi. I dati dei primi mesi dell'anno

Analisi sul mercato immobiliare nel Friuli Venezia Giulia nei primi tre mesi dell'anno. Case in vendita a prezzi mai così bassi. La svalutazione dell'usato va dal 5 al 10% rispetto allo scorso, il nuovo invece si stabilizza. Il mutuo medio è di circa 147mila euro con una rata di 612 euro al mese e un tasso di 4,11.

Il mercato immobiliare in Friuli Venezia Giulia fa segnare nei primi tre mesi dell’anno un + 1,6%. Il numero delle transazioni immobiliari si è sostanzialmente dimezzato dal 2008 ad oggi, e, a parte il biennio 2009 – 2010 in cui c'è stato un timido incremento sul numero totale delle compravendite, il dato di questo primo trimestre del 2014 è indice di una maggiore fiducia nell'investimento immobiliare.

I valori delle case in euro/metri quadri inoltre non sono mai stati così bassi. L’usato ha perso infatti più di 14 anni di rivalutazioni costanti. La svalutazione dell’usato ha raggiunto percentuali dal 5 al 10% rispetto allo scorso anno a seconda delle dimensioni dell’appartamento e ai costi di gestione. Questo significa che ci sono all’orizzonte dei buoni, anzi ottimi affari per chi è intenzionato ad acquistare casa sfruttando anche le detrazioni fiscali concesse per le ristrutturazioni e le riqualificazioni.

Viceversa si assiste a una stabilità dei prezzi del nuovo. I valori di tali immobili (classe energetica A+, A e B) non scendono perché i costi di  costruzione sono stati importanti.

Alcuni dati: per un appartamento nuovo o ristrutturato nel centro storico di Udine si spende dai 2.400 ai 3.700 euro  per metro quadro, in periferia zona sud/est dai 1350 ai 1650. Il processo di vendita di un’immobile si allunga. Si è passati da una media di due/tre mesi ad addirittura un anno. Per chi invece non ha la possibilità di acquistare, ritorna l’affitto. Molte sono le offerte di immobili in locazione con canoni in leggera diminuzione 

In dieci anni è raddoppiato in questa regione il numero dei separati e dei divorziati, i nuclei familiari sono sempre più piccoli e siamo passati dal 3,3 del 1971 al 2,2 del 2011. Il segno più è ormai dato solamente dagli stranieri che oramai sono circa 97.000 (8% della popolazione regionale)  residenti in regione. A conti fatti siamo la penultima Regione in Italia per l’età media dei propri residenti 46 anni. Peggio di noi solo la Liguria con 48 anni. Siamo la regione record in Italia per mq. per occupante: ben 45 mq. a testa

Altri numeri: rappresentiamo il 2,1% del mercato immobiliare nazionale, con un flusso annuo pari a 1,4 mld di euro (67 mld il  dato nazionale). Le unità immobiliari complessive in Friuli Venezia Giulia sono circa 715.600. Di queste 554.000 sono occupate da nuclei familiari. Il differenziale è quindi di 161.500 unità disponibili: parte di queste sono seconde case turistiche circa 50.000, altre affittate a non residenti, ma circa 100.000 “sono in cerca” di famiglia. Ci sono tante case in Friuli Venezia Giulia per soddisfare la richiesta di 220.000 persone. Infine i mutui: quelli erogati in FVG per l’acquisto di un’abitazione su base annua sono stati 286.000.000, il mutuo medio contratto è di circa 147.000, il tasso 4,11 e la rata di euro 612.

Da questi dati partono le considerazioni per un rilancio del settore. “Il recupero dell’esistente con politiche economiche di sostegno – dice il Presidente regionale della Fiaip, Leonardo Piccoli - deve essere la visione per almeno i prossimi 10 anni. Vi è poi il tema delle locazioni, che alla federazione sta a cuore: siamo per la riforma complessiva del mercato locativo.  L’aumento della base imponibile catastale pari al 60% ha innescato una serie di disequità: solamente una riforma complessiva del catasto potrà armonizzare queste diseguaglianze”.

Infine il tema della fiscalità immobiliare che è tutt’oggi incomprensibile. La Fiaip lancia quindi 10 idee per il rilancio dell’immobiliare e del Paese: Riduzione della pressione fiscale sugli immobili, semplificazione fiscale ed eliminazione Enti inutili; Tassare i redditi derivanti dal patrimonio e non il patrimonio; Meno debito con le dismissioni del patrimonio immobiliare dello Stato; Eliminazione della tassa sulla prima casa Famiglie; Revisione della Legge sulle locazioni; No al consumo del suolo, sì al recupero dell'esistente; Facilitare l'accesso al credito per l'acquisto della prima casa; Sostegno alla natalità; Le fabbriche ridiventino luoghi di lavoro e non di tassazione immobiliare; Una pianificazione territoriale di area vasta.

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