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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca Campoformido

Truffa ai danni della Regione Sicilia: coinvolta anche una società friulana

La Finanza ha scoperto una truffa verso l'ente territoriale nell'affidamento e svolgimento del servizio di antincendio boschivo. I mezzi facevano finta di intervenire. Quattro società coinvolte fra cui la friulana Elifriulia s.r.l: emessa un'ordinanza di sequestro per un valore pari a 12 milioni di euro

Il nucleo di polizia tributaria della Finanza ha svelato una truffa ai danni dell'assessorato regionale Territorio e Ambiente nell'affidamento e svolgimento del servizio di antincendio boschivo della Regione Siciliana. Valanga di sequestri nei confronti degli amministratori pro tempore delle società Heliwest s.r.l., Elifriulia s.r.l., Elitellina s.r.l. ed Elimediterranea s.p.a., che si sarebbero rese responsabili di truffa aggravata a danno dello Stato, falsità in atto pubblico, turbata libertà degli incanti, inadempimenti di contratti di pubbliche forniture. L'attività investigativa, svolta dalle Fiamme Gialle anche con il contributo del Corpo Forestale della Regione, e coordinata dalla Procura della Repubblica di Palermo, ha permesso di accertare la fraudolenta aggiudicazione dell'appalto che concerne il servizio antincendio alle quattro società, che si sono riunite in un'Associazione temporanea di imprese (A.T.I.).

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Infatti, l'Ati "ha attestato - spiega la Finanza in una nota - di avere la disponibilità di personale di volo e tecnico in realtà inesistente e ha dichiarato di poter effettivamente impiegare due elicotteri bimotore che, invece, erano già impegnati in altri servizi presso diverse regioni italiane. La dichiarazione è risultata determinante per la partecipazione alla gara e, quindi, per la sua aggiudicazione, considerato che l'Ati è risultata l'unica partecipante, in ragione dei requisiti particolarmente stringenti richiesti ad hoc dal relativo bando. In questo modo, le società coinvolte hanno potuto assicurarsi un appalto milionario a tutto danno delle casse regionali, atteso che, in virtù della assenza di altre offerte, l'aggiudicazione è avvenuta con un ribasso irrisorio dello 0,84%".

La Finanza in una nota sottolinea: "Ma i comportamenti truffaldini hanno pure riguardato la materiale esecuzione del servizio, con ripetuti inadempimenti del contratto d'appalto. Non avendo, difatti, un'adeguata disponibilità di tecnici e piloti, diversamente da quanto dichiarato in sede di gara, l'Ati ha dovuto falsificare la rendicontazione dei turni di servizio svolti dal personale - dicono gli inquirenti -. Più nel dettaglio, è stata fatta fittiziamente figurare la presenza di addetti al servizio antincendio nelle nove basi dislocate in Sicilia che, in realtà, risultavano fruire presso altre Regioni italiane di turni di riposo, con la conseguenza che il dispositivo di intervento veniva di fatto occultamente assicurato dai pochi tecnici e piloti realmente presenti, costretti perciò a garantire più ore di presenza al lavoro di quelle dovute, in dispregio alle disposizioni emanate dall'Enac in materia di "limiti di volo". La mancanza di tecnici si è, peraltro, negativamente riflessa sul regolare utilizzo dei velivoli, in quanto non ha reso possibile la prevista effettuazione delle manutenzioni giornaliere, determinando talvolta l'impossibilità di impiegare gli elicotteri a disposizione".

Gli indagati sono accusati - secondo la Finanza - di "gravi comportamenti fraudolenti culminati, in caso di richiesta di intervento, nella simulazione di improvvise avarie che avrebbero costretto gli aeromobili a rientrare alla base dopo essersi levati in volo". Emessa un'ordinanza di sequestro alle quattro società per un valore pari a 12 milioni di euro. A finire sotto sequestro l'intero capitale sociale, gli immobili, le attrezzature aziendali ed alcuni aeromobili delle società coinvolte e le somme, in corso di quantificazione, depositate sui numerosi conti correnti degli indagati.

(PalermoToday)

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