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Cronaca

Accusata di non aver vaccinato i bimbi respinge le accuse: "Cercano di incastrarmi"

Emanuela Petrillo, affiancata dal suo avvocato Paolo Salandin, ha spiegato le sue ragioni: "Tutto falso, temo per la mia incolumità". Intanto la Procura di Treviso riapre il caso. Lunedì i primi esami sui bambini friulani

MONTEBELLUNA. L'assistente sanitaria Emanuela Petrillo, finita al centro della cronaca perchè accusata dall'azienda Ulss 2 di Treviso per cui lavora di non aver somministrato il vaccino ad almeno 500 bimbi, ha fatto sentire la sua voce in una conferenza stampa a Montebelluna, affiancata dall'avvocato Paolo Salandin. La donna, messa all'angolo e sottoposta a procedimento disciplinare da parte dell'azienda sanitaria, ha respinto punto per punto tutte le accuse asserendo di sentirsi un "caprio espiatorio". "E' da mesi che cercano di incastrarmi, non ci sono prove, ho sempre fatto il mio mestiere": ha detto la donna. La Procura di Treviso intanto ha deciso di riaprire il fascicolo che era stato archiviato dopo l'indagine dei carabinieri del nucleo Nas.“

Domani, intanto, in Friuli partiranno i primi 20 test sui bambini. Ad annunciarlo è stato il direttore generale dell’Aas 3 intervenuto ieri sulla questione “false vaccinazioni”«Non c’è nessun allarme - ha riferito il direttore Dottor Benetollo-. La situazione è del tutto sotto controllo. Già lunedì i primi 20 piccoli verranno sottoposti ai test, e già il 2 maggio avremo dati sufficienti per decidere cosa fare. Se si dovesse davvero servire fare dei richiami vaccinali, ci stiamo già organizzando».

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