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Cronaca Fagagna / Via Spilimbergo, 203

Arriva in regione Chef Rubio e lo sfottò sui friulani è assicurato

Finalmente è andata in onda la trasmissione "Camionisti in trattoria" girata in Friuli e Slovenia, a vincere è stata Alle Crosere di Fagagna

Finalmente in onda. Dopo la finta della settimana scorsa, in cui la produzione di "Camionisti in trattoria" aveva erroneamente annunciato la puntanta dedicata al Friuli salvo poi mandare in onda le migliori trattorie venete, scatenando così un'ondata di polemiche, ieri sera l'Italia ha potuto vedere Chef Rubio alle prese con la nostra cucina. 

Il Friuli

Il viaggio dell'ormai celebre chef Gabriele Rubini, in arte Rubio, è cominciato a bordo del camion guidato da Paolo Scagnetti, occhio azzurro e concentrato, accento inconfondibile e mano ferma sul volante. È qui che il cuoco conduttore calca la mano sul carattere di Paolo e, di conseguenza, di tutti i friulani. «Il massimo esponente della freddezza degli uomini del Friuli. Di lui dicono che se gli chiedi se è felice ti risponde "no, sono friulano"», così dice Rubio, prima di mandare in onda la scritta "ATTENZIONE Il viaggio che segue potrebbe contenere FREDDEZZA FRIULANA DOC e potrebbe urtare la vostra sensibilità. Se ne consiglia la visione a un pubblico solare e/o estroverso". Menomale che a riscaldarlo ci penseranno i piatti della tradizione friulana.

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Le trattorie

Prima tappa: Alle Crosere di Fagagna. Locale aperto nel 1972 ad uso pensione da Isaia Narduzzi e che oggi vanta ai fornelli la cuoca Emanuela Birarda. Menù tipico, dove non manca la generosità. Tagliolini al San Daniele, gnocchi ripieni di Montasio, guancette di maiale e brovada e musetto, queste le scelte di Chef Rubio. «'Sti taglionlini so' boni, peccato che con tutto 'sto condimento so' più pesanti de mi madre quanno me chiede "ma quanno te sposi?», il commento del conduttore che per descrivere gli gnocchi ha usato una simpatica metafora: «'sto gnocco ripieno di formaggio e ricoperto di colesterolo è come i figli, con uno ti diverti, al quinto lo sai pure tu che te stai a rovina' la vita». A conquistarlo però è il musetto con la brovada che a sua detta «fa riconciliarti col mondo, praticamente "il salumè della pace"». Seconda tappa nella gostilna Na Burji, a Kozina in Slovenia. Tanta carne e molta allegria. Infine la trasmissione si è spostata a Ronchis. A bordo del camion guidato da Cristian Manzato, camionista sorridente e luminoso, che riscatta il carattere dei friulani agli occhi di Chef Rubio e degli spettatori italiani, il conduttore si fa portare al La di Fulin di Ronchis, in via Lignano. Sul tavolo un antipasto di polenta fresca («La Bellucci della cucina, sta bene con tutto») con funghi, scaglie di grana e salame, orzotto zucca e speck, lumache con la polenta e frico. A tavola tiene banco la conversazione sul Friuli e i camionisti friulani e il conto se lo giocano Cristian e Rubio al flipper. Forse una briscola era più appropriata, ma ci sarebbe voluta una trasmissione a parte.

La vittoria

Ad aggiudicarsi il gioco in scatola messo in palio dalla trasmissione è il locale di Fagagna perché «sono riusciti a combinare grassi saturi e gesti sensibili». A conquistare lo chef  non sono stati solo i piatti della tradizione, ma anche la genuinità di Isaia che di parole, al contrario del camionista Paolo, ne ha usate moltissime per raccontare la sua storia e per cantare "Io vagabondo" dei Nomadi. Alla faccia della freddezza.

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