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Cronaca Gemona del Friuli

Ricordare le vittime dell'Orcolat e aiutare i terremotati d'oggi

Lunedì la posa della prima pietra della nuova scuola di Sarnano. Nelle Marche un nuovo piccolo miracolo friulano

"Con i fondi che la Regione mette a disposizione direttamente e quelli dello Stato prosegue la programmazione a medio e lungo termine per completare l'adeguamento antisismico degli edifici pubblici, in primis quelli scolastici, del Friuli Venezia Giulia. Un impegno che continueremo per raggiungere al più presto la messa in sicurezza completa di tutte le strutture”. Lo ha assicurato l'assessore regionale alle Autonomie e alla Protezione civile, Paolo Panontin, a margine della partecipazione alle cerimonie che si sono svolte questa mattina alla caserma Goi-Pantanali di Gemona per ricordare il 41° anniversario del terremoto del 1976.

"Restiamo costantemente impegnati anche sul fronte della tutela della sicurezza dei cittadini, attraverso il lavoro della Protezione civile e dei volontari, che proprio in questi giorni si sono attivati per contrastare anche gli effetti del maltempo in tante zone della regione, ma anche con la formazione grazie all'attività della Serm Academy di Portis di Venzone", ha aggiunto Panontin, ricordando che "lo sforzo straordinario di questi giorni è rafforzare la nostra solidarietà a favore delle popolazioni del Centro Italia che come noi quarant'anni fa vivono i momenti difficili della ricostruzione, restituendo un po' della generosità che dall'Italia e dal mondo abbiamo ricevuto noi".

Lunedì Panontin poserà la prima pietra della nuova scuola di Sarnano, nelle Marche. "Continuiamo a stare nei tempi che ci siamo prefissi e se proseguiremo, viste le abituali tempistiche dell'edilizia pubblica in Italia, faremo un piccolo miracolo", ha commentato l'assessore. Panontin ha preso parte ad inizio giornata alla cerimonia nel piazzale intitolato a Emanuele Chiavola, già segretario generale della ricostruzione al fianco del commissario straordinario Zamberletti, in cui sono state ricordate tutte le vittime del terremoto, e in particolare i quattro Vigili del fuoco a cui è dedicato il monumento, inaugurato nel 2011 e originariamente ideato dallo scultore Nino Gortan e realizzato dal figlio Michele per ricordare l'opera di soccorso portata alla popolazione dal Corpo nazionale dei Vigili del fuoco. Presenti alla cerimonia, a cui è intervenuto l'arciprete di Gemona Valentino Costante, i labari delle sezioni dell'Associazione nazionale Alpini, tra cui quella di Brisbane in Australia, e numerosi autorità civili, religiose e militari.

"Spenti i riflettori che si sono accesi l'anno scorso in occasione del quarantesimo, quest'anno siamo tornati alla sobrietà, al silenzio, al doloroso ricordo delle vittime del 76, nella consapevolezza di aver onorato con profondità la memoria”, ha commentato il sindaco Urbani, aggiungendo che "molto dobbiamo allo Stato e alle istituzioni, ma anche alla grande solidarietà nazionale e internazionale che abbiamo ricevuto: oggi è il momento di ritornare, sebbene in piccola parte; lo abbiamo fatto in passato con Foligno in Umbria e con Quistello nel Mantovano e ora continuiamo con Fossa e Norcia".

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