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Cronaca Centro / Piazza San Giacomo

Piazza San Giacomo "plastificata": i locali contro il Comune

Il titolare di uno dei locali coinvolti dichiara: "Ci mandano i vigili, proprio loro che hanno messo paletti fuori norma". L'assessore Venanzi risponde: "Le regole vanno rispettate, ma troveremo una soluzione"

Piazza San Giacomo, il salotto della città, continua ad essere al centro dell’attenzione: dopo i paletti sistemati davanti alla chiesa, poco graditi dall’opposizione, il dibattito si è spostato sulle coperture in plastica adiacenti a due locali pubblici. Ieri mattina i vigili urbani si sono rivolti ai titolari del bar San Giacomo e del bar Barbaro chiedendo loro di togliere i teloni.

Le coperture, oggi, sono ancora al proprio posto ma Tiziano Lotti, proprietario del bar San Giacomo ha dichiarato di essere disponibile a un incontro per risolvere la situazione:

Chiedo solo di potere lavorare – afferma Lotti – andando incontro alle esigenze della gente che, in caso di pioggia, non può sedersi all’esterno. Sono d’accordo sull’idea che le coperture non siano molto gradevoli e per questo chiedo all’Amministrazione comunale di darci un’indicazione alternativa. Da parte mia sono disponibile a incontrare i referenti”. Lotti è intenzionato a rispettare le regole, ma chiede uniformità di giudizio: “La Soprintendenza – prosegue – fa bene a fare seguire le norme, ma ci aiuti a trovare una soluzione in questo periodo difficile. È curioso, però, che il Comune mandi a noi i vigili, dopo avere sistemato dei paletti, a quanto pare fuori norma, proprio nella stessa piazza”. Secondo l’esercente, gli interventi di decoro dovrebbero coinvolgere l’intera piazza: “A questo punto – sostiene Tiziano Lotti – anche la bella fontana centrale dovrebbe essere sistemata, dato che l’acqua spesso fuoriesce. Se contestano la nostra idea dei gazebo, allora perché non sistemano tutto quello che non va? Comune e Soprintendenza si mettano d’accordo invece di passarsi la palla”.

Piazza San Giacomo, i "teli" incriminati

Ai commercianti, nel frattempo, ha risposto l’assessore al Commercio Alessandro Venanzi: “Il comune di Udine sta preparando un regolamento sui ‘dehors’ che era fermo da qualche anno. Regolamento, però, che dovrà tenere conto dei limiti su piazza San Giacomo, in particolare di quelli imposti dai Beni culturali che non consentono le installazioni di alcune strutture. Abbiamo dato la possibilità di dare strutture esterne fisse che possano allargare la metratura della città per andare incontro alle esigenze dei commercianti”. Venanzi è favorevole alle soluzioni alternative: “Il mio sogno personale, per esempio, è quello di potere pranzare anche a novembre in via Mercatovecchio, con strutture fisse installate all’esterno. Oggi, però, ci si scontra con le volontà tecniche, quindi dobbiamo rispettarle. Ci vuole un’intelligenza da parte di tutti per capire come stanno le cose”.

Infine Venanzi è tornato sulla questione delle coperture: “C’è stato un problema di rispetto delle regole – spiega –: non si possono chiudere con teli di plastica degli spazi che rischiano di prendere fuoco per i ‘funghi’ riscaldati. Politicamente vogliamo andare incontro alle attività del centro, senza però fare prevalere lo sfregio”.

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