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Cronaca Lignano Sabbiadoro

La "tassa di soggiorno" è legge, approvata dal Consiglio regionale

Trasparenti i criteri di destinazione dei fondi: il 35% va agli investimenti, il 35% alla promozione e il restante 30% nelle forme definite da un'intesa stipulata che gli stessi Comuni dovranno sottoscrivere con Promoturismo Fvg, gli albergatori e gli operatori turistici

«Eravamo l'unica Regione che non aveva ancora legiferato sulla tassa di soggiorno e oggi mettiamo a disposizione dei Comuni uno strumento completamente diverso rispetto alle altre parti d'Italia, che con concretezza e trasparenza offre l'opportunità di sviluppare il settore turistico del Friuli Venezia Giulia». Il vicepresidente regionale - e assessore regionale alle Attività produttive - Sergio Bolzonello ha accolto così l’innovazione principale del disegno di legge sul Turismo, approvato dal Consiglio regionale che aggiorna una normativa ferma al 2002.

COME VERRÀ IMPIEGATA LA TASSA. Bolzonello ha sottolineato l'impronta innovativa della nuova disciplina che prevede, per i Comuni che intendono adottarla, una determinata suddivisione delle risorse derivanti dalla sua applicazione: il 35% per gli investimenti, il 35% per la promozione e il restante 30% nelle forme definite da un'intesa stipulata che gli stessi Comuni debbono sottoscrivere con Promoturismo Fvg, gli albergatori e gli operatori turistici. Gli importi, per chi desiderasse applicarla, dovrebbero andare da 50 cent a 2,50 euro a persona. «Le risorse - ha precisato Bolzonello - sono destinate agli investimenti e alla promozione per il turismo, così come previsto dalle intese. Tutto ciò a garanzia dell'efficacia e della trasparenza dell'azione amministrativa».

I NUMERI DEL TURISMO. Dal 1° gennaio al 30 settembre 2016 si è avuto un aumento di turisti molto significativo, con 411.747 presenze in più rispetto allo stesso periodo del 2015 (pari a +5,7%). La crescita tendenziale degli arrivi riferita alla globalità delle strutture ricettive è del 6,7%, con un incremento del 4,7% di turisti italiani e dell'8,4% di turisti stranieri. Le presenze segnano a loro volta un incremento complessivo del 5,7%, suddiviso in un più 2,7% di italiani e un più 8,1% di stranieri. Tutte le tipologie di strutture ricettive mostrano un segno positivo nel confronto tendenziale con i primi nove mesi del 2015 e la tendenza positiva viene registrata anche nella suddivisione per ambiti con il massimo di crescita nelle zone  montane; e così pure per le città  e le altre aree. Il giro d'affari è di circa 3 miliardi di euro che pesa per circa l’8,5% del Pil regionale. Gli occupati del sistema turistico sono circa 35mila unità.

LUCA CIRIANI. Per l’esponente di An/FdI, unico relatore di minoranza, «la tassa di soggiorno ancella un vantaggio competitivo per le nostre località; tuttavia, se la maggioranza è convinta si dovrà perlomeno fare molta attenzione affinché i suoi proventi non vadano ad alimentare spesa corrente anziché finanziare investimenti turistici». 

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