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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca

Furti e condanne per anni in Italia, la Squadra mobile di Udine li scova all'estero

Individuata una coppia di cittadini albanesi. Avevano colpito in anni diversi e in diverse zone del Friuli, rubando nella Bassa friulana e nel pordenonese

Avevano messo a segno furti all'interno di abitazioni ed esercizi commerciali in mezzo Friuli, per poi rientrare in madre patria facendo perdere le loro tracce, senza scontare le pene previste. Protagonisti della vicenda due cittadini albanesi, Arian Kondi e  Hashim​ Xhiveshi che, nel corso degli anni, hanno realizzato diversi colpi, agendo da soli o con il supporto di altre persone, finendo – dopo una lunga attività investigativa della Squadra mobile della Questura di Udine – in manette. 

Il primo arresto

Arian Kondi, 37enne albanese, si era reso responsabile di diversi atti predatori avvenuti nel Nord d'Italia ed in particolare nella nostra regione. Per questo il malvivente deve scontare una pena di nove anni, 10 mesi e 20 giorni di reclusione, emessa in seguito a numerose condanne dei tribunali di Udine, Venezia e Trieste, per fatti occorsi fra il 2006 ed il 2007.  Lo straniero, in concorso con dei connazionali, aveva messo a segno diversi furti di in abitazione a Pocenia, Aquileia, Fiumicello e Carlino, oltre ad aver rubato a Cervignano un’auto utilizzata come mezzo di fuga. Nell’estate del 2006, l'uomo era stato rintracciato e sottoposto a misura cautelare; una volta scarcerato si era reso però irreperibile. L’attività di rintraccio è risultata lunga e laboriosa poichè il latitante, in Italia, non era mai stato identificato con validi documenti di identità. Nelle varie occasioni in cui era stato fermato, aveva sempre dichiarato generalità diverse. L'uomo è stato arrestato lo scorso 17 aprile. 

Il secondo arresto

In manette anche il 34enne, Xhiveshi Hashim. L’uomo deve scontare una pena di oltre sei anni emessa a seguito di un cumulo pene, di diverse sentenze, emesse dal tribunale di Udine, per fatti, di natura predatoria a danno di abitazioni. Gli eventi in questione sono avvenuti tra la provincia di Udine e quella di Pordenone, fra il 2011 ed il 2015, in particolare a Lignano Sabbiadoro e Aviano. L’uomo, con regolare permesso di soggiorno, per diversi anni è stato residente nella località balneare, prima di trasferirsi in Piemonte, e lasciare l’Italia verso la fine del 2018. In Italia, è stato condannato, unitamente ad altri connazionali, per la ricettazione di beni provento di otto episodi di furto in abitazione, avvenuti fra il 7 ed il 20 ottobre 2011. Successivamente è stato condannato per furto in abitazione, commesso a Lignano Sabbiadoro, dove in concorso con un connazionale pregiudicato, aveva asportato contanti e gioielli per un valore di circa 17mila euro, che le indagini avevano permesso di recuperare. 

Carcere

Entrambi i malviventi sono stati assicurati alal giustizia grazie alle articolate indagini esperite dalla Squadra mobile della Questura di Udine, con il concorso della direzione Centrale della polizia Criminale, servizio per la cooperazione internazionale di polizia. Sono in corso le procedure estradizionali.   

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