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Cronaca

Elettrodotto Somplago - Wurmlach l'assessore Vito annuncia: sarà tutto interrato

La Carnia festeggia, ma per i Comitati il merito è solo dell'Austria

I rappresentanti delle società Alpe Adria energia e Alpen Adria Energy Line hanno illustrato all'assessore all'Ambiente ed Energia del Friuli Venezia Giulia, Sara Vito, il nuovo progetto dell'elettrodotto Somplago-Wurmlach (con transito dal passo di Monte Croce Carnico), che supera le proposte passate con un unico progetto totalmente interrato, il quale rientrerà tra quelli di interesse comunitario (Pic) e che, data la sua valenza transfrontaliera, potrà concorrere ai piani di finanziamento europei.

I meriti della Regione

Vito ha sottolineato che "la Regione esprime grande soddisfazione per il raggiungimento di questi importante obiettivo che attua appieno quanto indicato nel Piano energetico regionale (Per).
Come volevamo, la linea sarà completamente interrata con un evidente minore impatto ambientale e paesaggistico. Questo è il risultato della ferma decisione dell'amministrazione regionale e dell'ascolto del territorio".

Il progetto

Sul fronte italiano l'impianto manterrà pressoché invariata la lunghezza del progetto originario Somplago-Wurmlach di Alpe Adria energia (circa 40 chilometri), avrà tensione 220 kV e rispetterà quanto indicato nella strategia energetica approvata con il Per, mentre sul versante austriaco, dopo il transito dal passo di Monte Croce Carnico procederà verso Wurmlach per circa 11 chilometri. L'infrastruttura interesserà quindi 4 Comuni del Friuli Venezia Giulia: Cavazzo Carnico, Tolmezzo, Arta Terme e Paluzza (e non più Cercivento, Sutrio e Zuglio) e verrà interrata a margine del sedime stradale, ovviamente nel rispetto dei requisiti di sicurezza e dei vincoli ambientali. Le società hanno assicurato che concerteranno tutti i dettagli dell'opera con la Regione e gli enti locali (Comuni e Uti Carnia), ai quali il progetto sarà presentato nel dettaglio durante un incontro ipotizzato per la metà di novembre.

La condivisione 

 L'assessore Vito ha infatti sottolineato "l'importanza della condivisione del nuovo progetto con le amministrazioni locali prima dell'avvio dell'iter amministrativo dinanzi al Ministero dello sviluppo economico (il quale coinvolgerà poi gli altri ministeri competenti, a partire da quello dell'Ambiente per la Valutazione d'impatto ambientale), al fine di sviluppare una collaborazione che porti alla realizzazione di un'opera che, oltre a favorire la connessione con l'Austria, consentirà anche l'aggiornamento ed il miglioramento della rete energetica regionale. Va apprezzato - ha concluso - lo sforzo dei proponenti che accogliendo l'istanza d'interramento hanno presentato un progetto concreto più rispettoso dell'ambiente".

I comitati

È una buona notizia quella annunciata dall’assessore all’energia Sara Vito, la quale ha dichiarato che “questo è il risultato della ferma decisione dell’amministrazione regionale e dell’ascolto del territorio”. Già, “ascolto del territorio”!  E’ da un territorio che non subisce ma si mobilita per esprimere forte la propria voce e da Enti Pubblici - non  sordi - ma che hanno la saggezza di ascoltare, che scaturiscono le buone e sagge decisioni. Commentano così l'importante risultato raggiunto i rappresentanti dei  Comitati “Carnia in Movimento”, “Acque del bacino montano del Tagliamento”, “Acqua Libera”,  
"Per altre strade Carnia – Cadore”, Val Tagliamento.

"Un insegnamento per gli abitanti della montagna: i problemi non si risolvono con i mugugni in osteria, ma scendendo in piazza per far sentire la propria voce. I Comitati popolari che operano nella nostra montagna salutano l’abbandono della disastrosa variante aerea di tale elettrodotto e, nell’occasione, ricordano a chi avesse la memoria corta alcuni momenti salienti della vicenda: il traguardo è stato raggiunto grazie ai 4000 carnici che hanno dovuto gridare forte per farsi ascoltare dalla Regione  - e non solo da essa - scendendo in piazza a Tolmezzo e Paluzza. Il merito è dei Comitati popolari che hanno tenuto tante assemblee nei paesi delle valli ed organizzato manifestazioni nell’indifferenza della classe politica e delle istituzioni.  Il merito è di quegli amministratori dei Comuni della Val But che si sono fermamente opposti. Il merito è di tutti coloro che non hanno mai creduto, contestandola, alla bufala dell’impossibilità dell’interramento dell’elettrodotto, sparsa a piene mani da certi esponenti politici, tecnici servizievoli e, purtroppo, da qualche amministratore comunale".  

Il ruolo dell'Austria

Ora  la smentita. "Il merito - un grande merito - concludono i Comitati - è dei vicini carinziani e dei loro sindaci che si sono opposti con dimostrazioni popolari ed in sede giudiziaria sino ad ottenere la bocciatura del progetto aereo da parte del Consiglio di Stato di Vienna e non di Roma!. I comitati di difesa della montagna, pur non sfuggendo loro il momento ormai preelettorale dell’annuncio dell’assessore, salutano il superamento di quello che sinora è stato il tabù dell’interrato, ma sono e saranno particolarmente vigili, pronti alla mobilitazione e sin da ora chiedono che del progetto della variante interrata sia data completa informazione alla popolazione. L’interramento degli elettrodotti sia non solo possibile ma necessario: è una questione di civiltà". 

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