Sgomberato uno stabile occupato abusivamente in via Buttrio
Uomini della Questura e della Polizia locale al lavoro stamattina in un immobile di proprietà della Italcementi
Sgomberi annunciati a fine anno e sgomberi mantenuti. Stamattina è cominciata l’opera di bonifica di un’area di via Buttrio, nella zona sud della città, situata all’altezza del passaggio a livello, a poche centinaia di metri della Stazione Ferroviaria e dalla Caserma Friuli.
L'operazione
La sistemazione dell’area, abbandonata da una decina d’anni, ha avuto inizio verso le ore 8 e 45, dopo che uno degli immobili è stato sgomberato perché occupato abusivamente da un cittadino pakistano che è stato portato in Questura dalla Polizia di Stato e denunciato in quanto destinatario di un foglio di via con divieto di ritorno in città. L’occupazione è avvenuta nonostante la proprietà avesse provveduto alla muratura di porte e finestre, nelle quali gli occupanti sono riusciti ad aprire dei varchi, che oggi sono stati nuovamente sigillati. L’operazione è nata da alcune segnalazioni ricevute del Comune e dalla Polizia di Prossimità, che ha immediatamente contattato la Italcementi, proprietaria dell’area, che si è subito resa disponibile a iniziare i lavori di bonifica e a rendere l’immobile inaccessibile agli estranei.
L'assessore
“Ringrazio la Polizia di Prossimità del Comune di Udine e la Questura per l’ottimo lavoro svolto in collaborazione con la proprietà dell’area”. Sono le parole pronunciate dall’assessore alla sicurezza Alessandro Ciani durante un sopralluogo avvenuto nel pomeriggio. “Proseguiamo con questa operazione - ha aggiunto Ciani - nella direzione del ripristino della legalità e del decoro in tutte le zone della nostra città. Un ringraziamento va ovviamente anche alla Italcementi per essersi messa immediatamente a disposizione del Comune, velocizzando l’inizio dei lavori, che dovrebbero concludersi in settimana. Come Amministrazione siamo intenzionati a continuare ad utilizzare questo metodo fatto di collaborazione e di velocità di esecuzione perché riteniamo che rappresenti il solo modo per recepire in maniera efficace le istanze che provengono dalla cittadinanza”, ha concluso Ciani.