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Cronaca Chiusaforte

Malga Montasio, addio auto: arriva la seggiovia? L'auspicio del sindaco di Chiusaforte

Il primo cittadino Fuccaro è intervenuto in occasione della Festa degli Allevatori, sostenendo che il lavori potrebbero iniziare a breve dal momento che i progetti sono pronti

Fra un paio d’anni malga Montasio sarà senz’auto. È l’auspicio del sindaco di Chiusaforte Fabrizio Fuccaro che domenica 23 agosto, portando il saluto alla Festa degli allevatori in malga Montasio, ha spiegato che fra non molto potrebbero essere avviati i lavori per la realizzazione di una seggiovia che, seguendo un vecchio tracciato, potrò portare turisti in malga Montasio direttamente da Sella Nevea, scrivendo così la parola fine al traffico veicolare nella più grande malga del Fvg e creando le premesse per un utilizzo anche invernale della malga che potrebbe diventare un luogo ideale per lo sci da fondo.

“I progetti sono pronti – ha spiegato il sindaco Fuccaro – parte delle risorse ci sono già e se arriveranno i fondi mancanti a breve potremmo dare il via ai lavori”. Il sindaco è intervenuto dopo la messa celebrata anche quest’anno da don Mario Salon, un sacerdote nato a Cave del Predil e da 40 anni missionario in Germania, in questi giorni in vacanza nelle sue terre, messa allietata dai canti della Coral di Flumignano e Sant’Andrat. Una buona notizia per la malga, questa, che si avvia a chiudere un’ottima stagione. “Questi mesi - ha infatti spiegato il presidente dell’Associazione Allevatori del Fvg Renzo Livoni – grazie al bel tempo, ci hanno consentito di ricattare la stagione 2014, davvero difficile. In deciso aumento sono state sia le presenze (anche oggi era molto difficile trovare parcheggio) sia i consumi all’agriturismo come allo spaccio. Se anche in settembre il tempo reggerà, il 2015 si candida ad essere una delle migliori stagioni”. Non così è purtroppo per allevatori di vacche da latte del Fvg che in un anno si sono visti ridurre il prezzo del latte alla stalla. “Se l’anno scorso veniva pagato 0,40 centesimi, quest’anno varia da 0,34 a 0,36. Per un’azienda con 100 vacche in stalla – conclude Livoni – significa meno entrate per 45 – 50 mila euro. Un dramma”.

Ed ora sul settore grava un’altra minaccia: il rischio venga concesso agli industriali italiani la facoltà di produrre formaggi con polvere di latte, che comporterebbe conseguenze pesanti per il latte fresco. “L’unica possibilità di difendere il prezzo – hanno detto Terenzio Borga, presidente del Consorzio di tutela del Montasio e il presidente del Consiglio regionale Franco Iacop – è quella di valorizzare il Montasio, visto che i prodotti Dop debbono essere per forza fatti con latte del territorio. “L’Italia, su mia proposta – ha spiegato Iacop – ha fatto approvare un ordine del giorno dal Comitato delle Regioni all’Unione europea per la salvaguardia delle produzioni Dop e la Regione Fvg si impegnerà a rafforzare il Montasio”. Fra i presenti i presidenti di Coldiretti Dario Ermacora, di Cia Ennio Benedetti e dell’Associazione friulana tenutari (proprietari della malga), Eugenio Cargnelutti. 

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