Anche le scuole paritarie accederanno ai contributi stanziati dal Comune

Ieri si è svolta la Commissione cultura e istruzione del Comune di Udine: il consigliere di maggioranza Giovanni Govetto ha dichiarato di voler favorire la partecipazione dei privati nell’organizzazione e proposta di centri estivi per i ragazzi, valorizzando il volontariato e alleggerendo la burocrazia. Govetto ha richiamato l'esperienza del terremoto del 6 maggio 1976 "in quell'estate si sono sviluppate tutta una serie di iniziative a favore dei ragazzi che avevano dovuto interrompere anzitempo la frequenza della scuola e si è creato un modello caratterizzato da una grande partecipazione popolare". Govetto ha preso spunto da queste iniziative proponendo di aprire il pubblico "alle forze private che possono dare una mano", snellendo le incombenze burocratiche e "mettendo sul piatto l'ipotesi del volontariato" per quello che riguarda il tema dei centri estivi per il Comune di Udine.

Le scuole paritarie

Tra le proposte avanzate anche quella che le scuole paritarie possano accedere ai contributi stanziati dal Comune di Udine per l’acquisto di strumenti compensativi a favore delle scuole.
"Ritengo che questa delibera sia un primo è significativo segnale: l’introduzione delle scuole paritarie tra i soggetti beneficiari dei contributi rappresenta una novità rispetto al passato. Certo l’intervento riguarda un aspetto particolare e che esula dall’emergenza che le scuole paritarie stanno attraversando a causa del COVID-19. È però importante perché riafferma come il servizio fornito da questi istituti sia realmente parificato al servizio offerto dalle altre scuole: un servizio che l’amministrazione intende difendere e tutelare a 360 gradi. A partire dal tutela degli studenti con maggiore fragilità".