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Cronaca

Trasferita in ambulanza per essere operata trova la sala "chiusa per sciopero"

Il disguido si è verificato ieri all'Ospedale di Udine. Uno studio legale provvederà a verificare se c'è stata interruzione di pubblico esercizio

Situazione paradossale quella vissuta ieri mattina da un'anziana ricoverata all'Ospedale Gervasutta. Trasferita in ambulanza al Santa Maria della Misericordia per un intervento alla vescica, al sua arrivo ha trovato la sala operatoria "chiusa per sciopero" per assenza di personale di sala. L'agitazione degli infermieri era stata proclamata giorni fa da vari sindacati, tra cui CUB Sanità Italiana, USB Pubblico Impiego Sanità e Nursing Up, ed era inerente il rinnovo del contratto di categoria fermo da 9 anni. 

L'impasse sanitario

La paziente, che si trova ricoverata da un anno e mezzo al Gervasutta, all'alba è stata trasferita in ambulanza alla presenza di personale paramedico. Giunta al nosocomio udinese le hanno poi fornito una camera nel reparto di Urologia e l'assistenza di un'infermiera. Dopo alcune ore di attesa la notizia inattesa: l'intervento organizzato da tempo e necessario per il suo stato di salute è saltato a causa della carenza del personale di sala e rinviato a martedì 27 febbraio. 

La situazione è stata immediatamente segnalata alla dirigenza e presa in carico dallo studio legale Tutino. "Questo ritardo potrà creare danni alla salute della donna? Vi è stata un'interruzione di pubblico servizio, oltre ad uno spreco di denaro per il vano trasferimento?"si chiedono gli avvocati Francesca e Santo Tutino. Su questi punti si attenderanno gli esiti delle procedure che verranno attivate per il chiarimento. Inoltre, sarà verificata dal consulente del Lavoro, Simone Tutino, un'altra questione. "Chiederemo che si verifichino i criteri con cui sono state concesse le ferie al personale e se i reperibili siano stati contattati". 

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