Treni in ritardo: la Regione faccia rispettare il contratto
A chiederlo è la UIL del Friuli Venezia Giulia, intervenuta traminte il suo segretario generale Giacinto Menis, che dichiara: "la situazione è intollerabile. A mancare non è il personale, ma la capacità di organizzarsi"
Cresce ulteriormente la tensione nel territorio regionale per la questione ritardi dei treni. In questi giorni non mancano di certo i disservizi, col crescente disagio dell'utenza. La UIL del Friuli Venezia Giulia è intervenuta, chiedendo alla Regione di far rispettare i termni del contratto di servizio.
Il sindacato è intervenuto con le dichiarazioni del segretario generale Giacinto Menis: "ritardi, soppressioni, e disservizi del sistema ferroviario in Friuli Venezia Giulia rappresentano ormai una costante che ha assunto caratteri di assoluta gravità.
La situazione è intollerabile. Ancor più inaccettabile, però, è il tentativo di Trenitalia di attribuire ai lavoratori la responsabilità di questa situazione che si è venuta a creare. In regione sono presenti tutte le dotazioni umane e professionali utili a garantire livelli essenziali di funzionamento del servizio.
Lamentiamo invece le carenze direzionali e organizzative legate all’ eccessiva compressione dei turni di servizio e alla scadente manutenzione dei mezzi. Questo è un sintomo di ricerca di economie che confliggono però con il buon funzionamento del servizio.
Il problema vero è la marginalizzazione della nostra regione che per il gruppo FS è considerata un territorio di transito e non di business. Pertanto, più che rivedere i termini del contratto di servizio, la Regione dovrebbe mostrare la forza politica necessaria a costringere il gruppo a rispettarli.