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Cronaca

Treni, pendolari sul piede di guerra: "Ritardi e soppressioni, la pazienza è finita"

Il Comitato friulano si rivolge alla Regione chiedendo di attivarsi con decisione nei confronti di Trenitalia per risolvere i disservizi. Ecco quelli odierni tra Udine, Tarvisio e Trieste

Pendolari sul piede di guerra contro i ritardi di Trenitalia: dopo le le soppressioni dei giorni scorsi, infatti, continuano i disservizi lungo la linea 15 (Tarvisio-Udiine-Cervignano-Ud) e in generale ci segnalano ritardi tra 10 e 47 minuti anche su altre linee (Udine-Trieste-Venezia).
In data odierna sono stati soppressi: il R. 6022 Trieste – Tarvisio e il R. 6041 Tarvisio-Trieste
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“Visto l’andazzo – afferma il Comitato dei pendolari Alto Friuli – non resta altro che incrociare le dita e sperare nella buona sorte, dato che la situazione sembra irrimediabilmente compromessa e senza possibilità di soluzione. Ribadiamo che la pazienza ormai è finita e ci domandiamo cosa stia aspettando la Regione ad attivarsi per risolvere queste problematiche, che perdurano da oltre 2 mesi e mezzo”.

Secondo i portavoce dei pendolari, “la gente non può perennemente viaggiare in ritardo, o in situazioni d’emergenza: è ora pertanto che la Regione metta le mani al portafogli di Trenitalia, visto che questa è l’unica cosa che può impensierire e infastidire il monopolista di Stato”. 

Il gruppo annuncia una richiesta alla Regione: “Chiediamo al Friuli Venezia Giulia - che paga annualmente a Trenitalia un corrispettivo di circa 40 milioni – di non pagare a marzo l’acconto pari al 90 per cento del corrispettivo annuo previsto dal contratto di servizio. Quasi 36 milioni di euro che la Regione dovrebbe versare a giorni a Trenitalia. Si provveda invece a rinegoziazione l’accordo, che peraltro scade al 31.12.2014, visto che entro l’anno dovrà essere indetto il nuovo bando di gara per l’affido del servizio”.

Diversi gli interrogativi: “Ci domandiamo perché fino al 15 dicembre (ante avvio orario cadenzato) l’indice di disservizio era inferiore al 5 per cento e dal successivamente è quasi triplicato ? Perché la situazione del servizio è precipitata?

Secondo i pendolari, dunque, serve coraggio e determinazione da parte della Regione, a  partire dalla redazione del un nuovo bando di gara per l’affido del servizio, il quale dovrà necessariamente prevedere nuovi parametri prestazionali, più stringenti di quelli attuali, in grado di incentivare il gestore a migliorare l’organizzazione e l’offerta del servizio.

La giunta regionale, a detta del Comitato Pendolari Alto Friuli “si è dimostrata – nonostante gli annunci - insensibile alle esigenze degli utenti e ha assunto decisioni che a posteriori sono risultate sbagliate e produttive solo di disservizi”.

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