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Cronaca Via Nazionale

Ristrutturazione Carrefour, 110 dipendenti in bilico

500 i lavoratori dichiarati in esubero dall'azienda preoccupata per il calo di fatturato e il costo del lavoro. Sarà proclamato lo stato di agitazione e l'astensione dal lavoro per fine mese anche nei due punti vendita presenti a Udine e a Tavagnacco 

Tre giorni fa il Gruppo Carrefour ha annunciato una ristrutturazione che coinvolgerà 500 lavoratori dichiarati in esubero e, in aggiunta, la chiusura dei punti vendita di Borgomanero, Trofarello e Pontecagnano. Sono state inoltre anticipate dall’azienda una serie di esigenze organizzative che implicherebbero un ulteriore peggioramento delle condizioni di lavoro per i dipendenti della società. Le argomentazioni della multinazionale hanno portato ad evidenziare rilevanti problematiche sugli andamenti aziendali, quali il fatturato, il costo del lavoro e la redditività dell'anno. Gli ipermercati risultano particolarmente penalizzati. Ma nel loro insieme – riferiscono le segreterie nazionali dei sindacati - le informazioni declinate dall'impresa sono risultate generiche e improvvisate.  Filcams CGIL, Fisascat CISL e UILTuCS, presenti all'incontro del 20 gennaio a Bologna, in considerazione della gravità di quanto esposto dall’azienda, hanno proclamato lo stato di agitazione e l'astensione dal lavoro per i lavoratori di tutto il Gruppo, da effettuarsi nelle giornate di venerdì 27 e/o sabato 28 gennaio. 

SITUAZIONE IN FRIULI: Nella Provincia di Udine vi sono due Ipermercati, uno presso il centro commerciale Terminal Nord e uno a Tavagnacco. In ciascuno dei due Ipermercati vi sono circa 110 lavoratori. Ad oggi ancora non si sa se i due negozi saranno interessati dalla riorganizzazione, né si sa qualcosa sugli esuberi. “Questo la dice lunga sia sullo stile comunicativo della Multinazionale, che sull’arroganza e la superficialità con le quali si parla della vita e del lavoro delle persone – hanno commentato i referenti udinesi Francesco Buonopane (Filcams), Diego Marini (Fisascat) e Andrea Sappa (Uiltucs) -. Ormai – prosegue il loro comunicato unitario- i lavoratori sono considerati alla stregua di banali numeri o merce come si trattasse di scatolame da riporre sullo scaffale. L’ennesima dimostrazione inoltre che le aperture indiscriminate nel commercio, domenicali o festive che siano, non hanno migliorato lo stato di salute delle Aziende, ma sicuramente hanno peggiorato invece le condizioni di vita e di lavoro delle lavoratrici e dei lavoratori. Nelle assemblee sindacali in programma per martedì 24 (Terminal nord) e mercoledì 25 (Tavagnacco) – concludono i sindacalisti - assieme ai lavoratori saranno definite le modalità di adesione alla mobilitazione nazionale”.

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