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Cronaca Paluzza

Beppino aveva ragione, maxi risarcimento al papà di Eluana

Confermato la sentenza del Tar: Formigoni vietò di interrompere le terapie in tutto il territorio regionale, ma non avrebbe dovuto farlo. Il Consiglio di Stato ha stabilito che Beppino Englaro venga risarcito dalla Regione Lombardia con 133 mila euro

Nel 2009 la Regione Lombardia si oppose alla sospensione delle terapie per Eluana Englaro, in stato vegetativo per 17 anni, con un atto dirigenziale che la vietava su tutto il territorio lombardo nonostante una pronuncia della cassazione. Per questo motivo, la famiglia fu costretta a recarsi da Lecco a Udine, alla casa di riposo la Quiete di Udine, dove Eluana morì il 9 febbraio 2009.

Beppino Englaro negli anni ha però continuato la sua battaglia in tribunale contro il Pirellone e dopo che il Tar gli aveva riconosciuto il diritto al risarcimento, ora la conferma arriva anche dal Consiglio di Stato che ha respinto il ricorso della Regione lombarda. A papà Beppino la Regione dovrà risarcire quasi 133.000 euro.

Il Consiglio di Stato rileva dunque che stabilito, in sede civile, il diritto di Eluana a sospendere il trattamento di sostegno vitale, "non poteva ragionevolmente porsi in dubbio l'obbligo della Regione di adottare tramite proprie strutture le misure corrispondenti". Anche il punto cardine della sentenza del Tar verteva sul fatto che una Regione non può in alcun modo violare o ignorare le leggi dello Stato o le sentenze dei tribunali: se la cassazione dice che si può fare una cosa, il governatore (all'epoca Roberto Formigoni) non poteva vietarla in Lombardia.

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