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Cronaca

«Riforma sanitaria, distanze oggettive tra obiettivi e risultati»

Welfare, lavoro e congresso i temi del direttivo Cgil. Pezzetta: “Un patto per l’occupazione”

«Esiste una distanza oggettiva tra gli obiettivi della riforma sanitaria, che abbiamo condiviso e continuiamo a condividere, e i suoi risultati concreti». È quanto ha dichiarato il segretario generale della Cgil Fvg Villiam Pezzetta nel corso del direttivo regionale dell’organizzazione, riunitosi oggi a Udine per discutere dell’imminente apertura del percorso congressuale e per l’approvazione del bilancio di previsione 2018. Al centro del dibattito anche i temi che stanno caratterizzando le campagne elettorali per le politiche del 4 marzo e le regionali del 29 aprile, su tutti il lavoro e la sanità, argomento particolarmente caldo vista la querelle tra Corte dei Conti e Giunta regionale. «A condizionare negativamente l’efficacia del processo riformatore e la percezione dell’opinione pubblica – ha detto ancora Pezzetta – ci sono ritardi che stanno frenando il rafforzamento dei servizi sul territorio, su tutti quelli sulle aggregazioni tra i medici di famiglia e sui Centri di assistenza primaria, che al momento sono soltanto 15, contro i 40 previsti dalla riforma. Qualche passo avanti importante è stato fatto sul fronte delle assunzioni e delle stabilizzazioni, ma serve uno sforzo ulteriore, sul quale peraltro la Giunta si è impegnata proprio questa settimana incontrando i sindacati di categoria».

Patto per il lavoro

Su un piano più generale, il numero uno della Cgil regionale ha espresso l’auspicio che la campagna elettorale, tanto a livello nazionale quanto in regione, si svolga meno sulla base di attacchi personali e di promesse irrealistiche e più di impegni concreti, «in particolare sul fronte del lavoro». E proprio sul lavoro verterà una proposta organica che la Cgil affiderà al futuro governo regionale all’inizio della prossima legislatura. «Chiederemo un nuovo patto per il lavoro – ha spiegato il segretario – non soltanto per recuperare i posti persi a causa della crisi, ma anche per affrontare la piaga crescente della precarietà e del lavoro povero, che affligge in modo più pesante proprio quel settore, il terziario, dove si registra una maggiore crescita delle assunzioni. Riteniamo inoltre indispensabile un’azione comune tra Regione, forze imprenditoriali e sindacati, per definire una strategia volta a rafforzare la dotazione infrastrutturale e l’attrattività del territorio, sia per attrarre nuovi investitori sia per contrastare scelte di chiusura o delocalizzazione di multinazionali come Eaton».

Verso il congresso

Ma il doppio voto nazionale e regionale non è l’unico appuntamento cui guarda la Cgil. Dal 17 al 19 aprile, infatti, andranno alle urne anche i lavoratori del pubblico impiego e della scuola, per rinnovare le proprie rappresentanze sindacali unitarie. Un impegno che arriverà a iter congressuale già avviato, con le prime assemblee di base previste tra l’inizio aprile e la metà di maggio. Dopo l’approvazione del documento o dei documenti congressuali, previste all’inizio dell’estate, si entrerà nel vivo in autunno con i congressi provinciali, di categoria e confederali, previsti in ottobre. Il congresso della Cgil Fvg si terrà all’inizio di novembre, esaurita la tornata delle categorie regionali.

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