rotate-mobile
Cronaca

L'opposizione all'attacco sul modello di raccolta rifiuti proposto dall'amministrazione

Considerato oneroso, vetusto e inefficace, il porta a porta potrebbe essere sostituito dal sistema dei cassonetti intelligenti

All'opposizione proprio non va giù come la giunta sta trattando il tema della raccolta differenziata. A farsi carico dell'affondo contro le decisioni di Fontanini & Co. è il capogruppo del Pd in consiglio comunale Alessandro Venanzi.

La critica

«Fare qualcosa, e di fretta, è ben differente dal “fare bene qualcosa” a vantaggio reale dei cittadini. Il compito dell’amministrazione comunale dovrebbe essere quello di aumentare la qualità della vita dei suoi cittadini e armonizzare la macchina amministrativa alle loro esigenze e non alle proprie». Con queste parole Venanzi giudica l'operato della giunta Fontanini.

L'ambiente

«Il tema ambientale ci sta particolarmente a cuore, insito nelle corde e nei valori del centro sinistra civico. Non dimentichiamoci che la nostra città negli ultimi anni si è classificata al secondo posto in Italia per minori costi della tassa sui rifiuti ed al 67% di differenziata. 
Il tema inverso si sta verificando grazie alla cocciutaggine del Sindaco e della sua Giunta, che oltre ad aver già aumentato il costo della TARI del 4% e a voler adottare un modello più costoso per le casse comunali».

Il modello Fontanini

Per Venanzi, il sindaco «vuole imporre ai nostri concittadini questo sistema di raccolta (il porta a porta, n.d.r.) che è più idoneo ad un Comune di più modeste dimensioni e con tipologie abitative diverse, non con di certo con i grandi condomini presenti in città e con una forte residenzialità di popolazione anziana». La critica parte dal presupposto che questo sistema di raccolta ha più di 25 anni e, al giorno d'oggi, ci sono sistemi più moderni ed efficienti.

I cassonetti intelligenti

Per il capogruppo del Partido democratico, «altri comuni capoluogo, che dall’ormai superato porta a porta sono passati al “cassonetto intelligente”, modello ben più idoneo anche alla nostra città». Torino, Arezzo, Siena, Grosseto, Pisa o La Spezia sono alcune delle città che hanno adottato questo sistema.

I vantaggi del cassonetto intelligente

Per Venanzi gli aspetti positivi sono organizzativo/strutturali ed economici. «Si avrebbe infatti un maggior controllo dei materiali depositati con sensori che potrebbero indicare il livello di carico, minori costi di gestione per il ritiro della spazzatura e cosa altrettanto importante si eviterebbe il cosiddetto turismo dei rifiuti, che arriva ad Udine proprio da quei comuni contermini che utilizzano il porta a porta, perché il cassonetto si apre solo se l’utente inserisce la propria smart card o la tessera sanitaria e dimostra di essere un cittadino domiciliato».

Le criticità del porta a porta

Il democratico considera anche gli svantaggi di adottare un sistema di porta a porta spinto. «Da considerare inoltre la difficoltà di gestione degli spazi comuni nei condomini che avrebbero inoltre un aumento delle spese condominiali di circa 50/60 euro anno a famiglia, questa la stima effettuata dagli amministratori di condominio che abbiamo interpellato, per la gestione della zona di raccolta».

La proposta

«Il nostro obiettivo - conclude Venanzi - è quello di proporre un modello diverso, più efficiente, meno oneroso e più facile da gestire per i nostri concittadini. Faremo degli incontri nei prossimi mesi, assieme agli amministratori locali italiani ed esteri e ad esperti che hanno sposato questo modello, nei vari quartieri della città per raccogliere le segnalazioni ed i suggerimenti dei nostri concittadini».

In Evidenza

Potrebbe interessarti

L'opposizione all'attacco sul modello di raccolta rifiuti proposto dall'amministrazione

UdineToday è in caricamento