Come cambierà il sistema sanitario in Fvg, la Regione incontra gli ordini e le associazioni
In ballo la revisione dell'assetto organizzativo della sanità del Friuli Venezia Giulia
Si è svolto nei giorni scorsi un incontro tra l'amministrazione regionale e i vertici del Corepas Fvg insieme ai rappresentanti degli ordini e delle associazioni delle professioni sanitarie e del sociale. Lo scopo, la revisione dell'assetto organizzativo del Sistema sanitario regionale.
Il tema
Argomento principe è stato il rilancio, nell'Azienda regionale di coordinamento per la salute (Arcs), del Centro di coordinamento delle professioni sanitarie e del sociale, già istituito nel marzo 2018 dall'Egas, e che potrebbe, secondo Ordini e Coreaps, contribuire alla diffusione dei modelli organizzativi derivanti dal recente riordino del Ssr. I vertici delle associazioni - presenti la vicepresidente del
Coreaps, Susanna Agostini, la presidente dell'Ordine dei Tecnici sanitari di radiologia medica e delle professioni sanitarie tecniche della Riabilitazione e della Prevenzione (Tsrm-Pstrp), Barbara Pelos, la coordinatrice regionale degli Ordini delle ostetriche, Roberta Giornelli, e il rappresentante dell'Associazione nazionale educatori professionali, Andrea Monculli - hanno inoltre richiamato l'attenzione della Regione sul rischio che nell'attuale fase di riorganizzazione che sta interessando l'area friulana e quella giuliano-isontina vengano riproposti modelli di servizi unici a direzione infermieristica, ribadendo come il modello a direzione unica, oltre a non essere coerente alle norme di riferimento, non garantisca la massima efficienza ed efficacia professionale.
Nel sociale
Per quanto riguarda l'area del sociale è stato inoltre ricordato che non è stata ancora compiutamente realizzata la costituzione del servizio sociale professionale in tutte le Aziende e che, negli attuali atti aziendali, non è previsto un modello organizzativo di gestione professionale e assistenziale omogeneo e adeguato in tutta la regione per il personale di questo profilo.
Ulteriori richieste
Nel corso dell'incontro, inoltre, è stato richiesto alla Regione di sensibilizzare le Aziende all'applicazione della legge 3/2018 che prevede l'iscrizione dei professionisti che erano in precedenza regolamentati ma non afferenti all'Ordine. Trattasi di 17 figure professionali (fisioterapisti, logopedisti, tecnici di laboratorio e della prevenzione, ecc.) delle 19 complessive che compongono attualmente l'Ordine Tsrm-Pstrp. La non iscrizione, ha ricordato Pelos, si configura come esercizio abusivo della professione.