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Lunedì, 29 Aprile 2024
Fondi Pnrr / Gonars

Quasi 4 milioni di euro per opere antiallagamenti nella Bassa Friulana

Lo ha annunciato l'assessore con delega alla Protezione Civile Riccardo Riccardi. La somma è stata messa a disposizione dal Dipartimento nazionale di protezione civile, coperta da finanziamenti derivanti dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr)

Basta allagamenti a Ontagnano. Questo è l'obiettivo del progetto per la salvaguardia dalle alluvioni del comune di Gonars. Verrà creata una rete di canalizzazioni ad anello per risolvere le problematiche di allagamento dell'abitato del paese, della zona artigianale e di alcune criticità nell'abitato di Fauglis e nel capoluogo, per ridurre la pericolosità idraulica, aumentando la resilienza del territorio agli eventi atmosferici estremi. Un'opera del valore di 3,9 milioni di euro con l'apertura del cantiere prevista per la primavera del 2024. La somma è stata messa a disposizione dal Dipartimento nazionale di protezione civile, coperta da finanziamenti derivanti dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr). Lo ha sottolineato l'assessore con delega alla Protezione civile del Friuli Venezia Giulia, Riccardo Riccardi, intervenuto alla presentazione della prima fase progettuale, ovvero il progetto di fattibilità tecnica ed economica del riordino idraulico nel territorio del comune di Gonars. "Gli eventi meteo avversi, sempre più frequenti, ravvicinati e violenti ci impongono oggi, più di sempre, di programmare le opere andando a eseguire costanti interventi di manutenzione sull'esistente ma anche andando a potenziare le infrastrutture di protezione già attive - ha detto Riccardi -. Il cantiere entra in una serie di lavori di protezione civile fondamentali per garantire maggiore sicurezza ai nostri concittadini".

Il progetto

A Ontagnano sarà potenziato un sistema di canali, in parte già esistenti, per intercettare le acque provenienti da nord dell'abitato. Una parte del reticolo idrografico attualmente esistente sarà ricalibrato e sarà collegato a porzioni di nuovi canali - di adeguata dimensione - che andranno a comporre una "linea di gronda", ovvero una sorta di anello di protezione attorno all'abitato; questo poi confluirà in particolare nel canale che scorre lungo l'autostrada, per convogliare le acque utilizzando la canna armata recentemente realizzata sotto il rilevato della A4, e da qui al reticolo idrografico consortile.

L'iter prevede adesso il passaggio in Conferenza dei servizi, per acquisire tutte le autorizzazioni necessarie; a quel punto sarà predisposto il progetto esecutivo che andrà in gara per l'individuazione dell'impresa esecutrice. L'avvio dei cantieri, in capo alla Protezione civile regionale, è fissato per la primavera del prossimo anno. Le opere, che richiederanno circa un anno e mezzo di lavori, si chiuderanno entro il 31 dicembre del 2025.

Riccardi

"Gli importi che abbiamo a disposizione sono significativi, coprono interventi che vanno dal mare alla montagna e si affiancano a numerosi cantieri già aperti e in fase di conclusione, compresi quelli legati all'emergenza Vaia - ha spiegato ancora Riccardi -. Poderoso il lavoro svolto dagli uffici: i tempi sono imposti e sono stretti. La capacità e la professionalità del personale che sta lavorando è altrettanto importante, e fondamentale, per limitare al massimo il rischio, idrico e idrogeologico".

 

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