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Chiusura scuola media di San Giorgio di Nogaro: protestano i genitori

L'edificio scolastico della scuola secondaria di primo grado "Nazario Sauro" è stato dichiarato inagibile per problemi strutturali

Protesta davanti alla scuola di San Giorgio di Nogaro da parte dei genitori degli alunni della secondaria di primo grado "Nazario Sauro": la struttura è stata dichiarata inagibile pochi giorni fa e, quindi, gli alunni e le alunne sono rimaste senza edificio scolastico, nel quale sono state riscontrate alcune criticità relative al rischio sismico.

Cosa è successo

Il 24 gennaio gli uffici tecnici del Comune hanno rilevato alcune problematiche sulla struttura delle edificio. Mercoledì 6 marzo, la dirigenza scolastica ha incontrato alcuni rappresentanti del Comune di San Giorgio di Nogaro dopo che era stato ordinato lo sgombero e la conseguente chiusura dell’edificio. Provvisoriamente cinque classi sono così state ospitate nella scuola primaria, che si trova a poca distanza e fa parte dello stesso istituto comprensivo. A partire da oggi, martedì 12, altre due classi andranno a far lezione in un centro civico a due chilometri di distanza. Queste sono soluzioni temporanee perché in un secondo momento gli alunni saranno trasferiti in uno stabile della parrocchia. 

La politica

L’opposizione ha chiesto la convocazione di un consiglio comunale. Inoltre, è stata contestato al sindaco il fatto di non aver supportato l’idea di ristrutturare l’edificio - così come aveva stabilito la passata amministrazione - ma di aver optato per la costruzione di un nuovo edificio scolastico che costerebbe almeno 7 milioni di euro. Una cifra considerata al di fuori della portata delle casse comunali. Il primo cittadino Pietro Del Frate si è difeso respingendo le accuse contro la giunta precedente che "si sarebbe lasciata sfuggire un finanziamento per l’adeguamento sismico" e affermando, inoltre, di aver aperto un'interlocuzione con la Regione. Queste dichiarazioni sono però state smentite dall'assessora regionale alle Infrastrutture, Cristina Amirante, che ha sottolineato, in una nota, come la richiesta di finanziamenti sia stata prospettata solo da pochi mesi, senza che, oltretutto  fosse indicata l'urgenza di sgombero.
 

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