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Cronaca

All'asilo solo se vaccinati, la proposta di legge piace

Il contenuto della proposta di legge è stato presentato oggi in III Commissione. Si è deciso di avviare una serie di audizioni prima di costituire un comitato ristretto per elaborare la modifica al testo di legge. L'assessore alla Salute: "Sarà gratuito l'anti-meningococco B e C fino ai 5 anni"

Dal primo firmatario Luca Ciriani (FdI/AN) è stata illustrata alla III Commissione consiliare, presieduta dal Franco Rotelli (Pd), presente l'assessore alla salute Maria Sandra Telesca, la proposta di legge n. 166, sottoscritta da consiglieri di AP/Ncd, FI, AR e LN contenente norme in tema di salute e servizi per la prima infanzia per modificare l'articolo 7 della legge regionale 20/2005 sul sistema educativo integrato dei servizi per la prima infanzia.

Un unico articolo compone il testo del provvedimento che introduce, come altre realtà hanno già fatto, - ha spiegato Ciriani - il rispetto degli obblighi vaccinali per quelli già considerati obbligatori. Con apposito provvedimento regolamentare si darà attuazione alle nuove disposizioni - ha aggiunto il consigliere che ha sottolineato l'importanza della scelta poiché i nostri bambini che vivono in comunità dove il tasso di vaccinazione è basso, corrono un rischio ancora più elevato di contrarre malattie per la maggiore circolazione di agenti infettivi. La copertura vaccinale in FVG, infatti, è in sensibile calo in questi anni mentre la percentuale di vaccinati che garantisce la maggiore protezione a tutta la popolazione deve attestarsi al di sopra del 95%. 

"E' un provvedimento importante - ha precisato Ciriani - perché i bambini che vivono in comunità dove il tasso di vaccinazione è basso corrono il rischio ancora più elevato di contrarre le malattie, dal momento che vi è una maggiore circolazione dell'agente infettivo. Alla luce di ciò è importante vaccinare per proteggere tutti i bimbi e, a maggior ragione, i più deboli (immunodepressi, con gravi patologie croniche, affetti da tumori): per loro l'unica possibilità di frequentare la collettività è che tutti gli altri siano vaccinati, per evitare che le malattie circolino e possano raggiungerli" ha concluso Ciriani, con l'auspicio che il percorso di copertura vaccinale, dai bambini, in futuro, possa essere esteso anche agli adulti. Con la proposta vengono stabilite nuove condizioni di accesso ai servizi educativi pubblici e a finanziamento pubblico che non possono operare discriminazioni, e viene pertanto rafforzato l'obbligo vaccinale imponendone il rispetto ai fini dell'accesso ai servizi educativi e ricreativi, a parte eccezioni motivate dal punto di vista sanitario.

Alla proposta di legge del centrodestra sono abbinati due stralci: uno, presentato dallo stesso Ciriani con colleghi di AP/Ncd, AR, e FI; l'altro, presentato da Liva (Pd) assieme ad altri consiglieri di Pd e Cittadini, punta ad assicurare con gli ordini dei medici, professionisti, pediatri e medici di medicina regionale una più intensa attività di formazione e informazione degli operatori sanitari e verso i cittadini e a individuare un nuovo modello organizzativo della somministrazione dei vaccini. Da Liva l'auspicio di arrivare a un testo comune. La Commissione, raccogliendo la richiesta di Ciriani, ha quindi deciso di avviare una serie di audizioni, prima di costituire un comitato ristretto per elaborare una proposta di legge unica. "Per sciogliere ogni nodo proponiamo di costruire un gruppo ristretto che analizzi le proposte sul tavolo in tema di vaccini e che si confronti con i dipartimenti di prevenzione, le associazioni dei genitori, con i pediatri di libera scelta, i medici di medicina generale, Anci e Federsanità e con altri soggetti interessati, per arrivare infine a un testo condiviso da approvare in Consiglio".  A proporlo è la vicepresidente della III Commissione, Renata Bagatin (Pd). "Attualmente – ha aggiunto Bagantin - ci troviamo in una situazione in cui ci sono quattro vaccini obbligatori che non sono disponibili singolarmente. Ci sono invece in commercio soluzioni che mettono insieme a questi 4, altri vaccini. Quindi - ha concluso Bagatin - ferme restando tutte le verifiche sanitarie e normative, si auspica che l'Istituto superiore di sanità rediga e renda obbligatori tutti e 7 i vaccini. Da parte nostro resterà l'impegno a lavorare in questa direzione". 

In Commissione l'assessore alla Salute ha inoltre approfittato per anticipare i contenuti dei nuovi Livelli essenziali di assistenza (Lea),:  il Sistema sanitario del FVG erogherà gratuitamente il vaccino anti-meningococco B e C, fino al compimento dei 5 anni d'età per favorire quei genitori che, avendo figli al di fuori dell'età target dell'offerta attiva, volessero comunque proteggerli dalla malattia. "Anche in questo modo - ha commentato Telesca - ribadiamo l'impegno della Regione sui temi della prevenzione e delle vaccinazioni. E' stata data indicazione di mantenere la gratuità per il vaccino antimeningococcico C/Acwy fino al compimento dei 25 anni di età per chi non avesse già aderito alla chiamata attiva in adolescenza"

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