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Cronaca Corno di Rosazzo

Progetto pilota per l’irrigazione dei vigneti a Corno di Rosazzo

La Regione ha stanziato 300mila euro per lo Studio di fattibilità. Il Consorzio ha dato il via libera alla prima tranche dello Studio, dedicato agli aspetti idrogeologici del territorio. Il presidente Dentesano: “Dobbiamo contrastare le stagioni siccitose che danneggiano le colture ma anche, irreparabilmente, i vigneti”

Come poter realizzare il miglior impianto irriguo pilota nella zona di Corno di Rosazzo – attualmente non servita da impianti consortili – per la razionalizzazione delle risorse idriche e la valorizzazione delle colture di pregio? Il Consorzio di Bonifica Ledra Tagliamento, a seguito di deliberazioni della Giunta regionale in materia, sta rispondendo a tale quesito attraverso uno Studio di fattibilità che, diviso in due lotti, analizzerà dettagliatamente gli aspetti idrogeologi e irriguo-agronomici dell’area. Un’operazione imponente, per il quale la Regione ha investito 300mila euro.

Il lavoro sta procedendo e proprio nei giorni scorsi la Deputazione del Consorzio di Bonifica Ledra Tagliamento, l’ente presieduto da Dante Dentesano, ha approvato l’adozione del I lotto dello Studio, quello inerente gli aspetti idrogeologici dell’area in cui dovrebbe sorgere il progetto pilota, redatto dal direttore generale dell’ente consortile, Massimo Canali, per un costo di 173.469 euro. “Stagioni particolarmente secche come l’estate del 2003, del 2006 e parte di quella del 2012 hanno provocato ingenti danni nella zona dei Colli Orientali del Friuli – ricorda l’ingegner Canali -, determinati non solo dal calo di produzione annuale ma, caso ben più grave, anche dal deterioramento, talvolta definitivo, dei vigneti”. La predisposizione dello studio di fattibilità per la realizzazione di impianti irrigui, prosegue, “consente di dare avvio alla realizzazione, non appena disponibili le risorse finanziarie, delle infrastrutture di accumulo e adduzione della risorsa idrica delle numerose aziende viti-vinicole del comprensorio”, prosegue Canali.

Questi impianti irrigui, grazie alle conoscenze assunte con lo Studio di fattibilità – afferma il presidente del Consorzio, Dante Dentesano - potranno essere gestiti in maniera ottimale sulla base di dati oggettivi che coniughino l’andamento climatico con le caratteristiche dei suoli e il ciclo vegetativo delle colture vitivinicole, consentendo il miglior utilizzo dell’acqua e riducendo l’onere economico”. Per la realizzazione di tutte le azioni previste come parti integranti del I lotto dello Studio – recupero delle informazioni esistenti; rilievo del territorio; analisi morfologica e geologica del territorio; analisi delle potenziali fonti di approvvigionamento; analisi dei dati di precipitazione e di falda; analisi idrogeologica; definizione di massima degli interventi e quantificazione dei costi; analisi degli aspetti paesaggistici – sono previsti circa 2 anni di lavoro. Contemporaneamente il Consorzio si sta attivando per procedere alla strutturazione, e in seguito alla realizzazione, anche del II lotto dello Studio di fattibilità, legato agli aspetti irriguo-agronomici della zona.

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