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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Centro

Emergenza profughi, Honsell: "Non si può scaricare il problema sugli enti locali"

Il sindaco di Udine ribadisce il suo invito a non considerare la città come punto di riferimento per i migranti in arrivo via terra e via mare attraverso il programma Aura o il progetto Mare Nostrum. D'intesa con la Serracchiani, incontrerà i parlamentari regionali per porre la questione a livello nazionale e rivedere la filiera di accoglienza

"D'intesa con la presidente della Regione Serracchiani chiederemo un incontro con tutti i parlamentari della regione affinché la questione dei richiedenti asilo venga posta a livello nazionale ed europeo. Non si può continuare a scaricare il problema sugli enti locali, occorre mettere mano al più presto alla normativa per definire una filiera che permetta di gestire questa emergenza. O si gioca tutti insieme di squadra oppure il problema non si risolve".

Il sindaco di Udine, Furio Honsell, interviene così sul tema dei profughi nel corso di una conferenza stampa organizzata oggi a palazzo D'Aronco al termine di un incontro in cui amministrazione comunale, prefettura e questura hanno affrontato il problema dei nuovi arrivi di richiedenti asilo. "La normativa prevede che queste persone possano risiedere sul territorio italiano e che debbano essere gestite – spiega il primo cittadino, affiancato in conferenza stampa dall'assessore ai Diritti di cittadinanza, Antonella Nonino –. Ma la città di Udine ha completamente saturato i posti messi a disposizione dal governo attraverso il sistema Aura e non c'è l'intenzione di aumentarli. Bisogna dire a queste persone che a Udine non c'è posto". La normativa prevede due sistemi di accoglienza sulla base delle modalità di arrivo sul territorio italiano: per i profughi in arrivo via terra c'è il programma Aura, per quelli che invece sbarcano sulle coste italiane, quindi via mare, esiste il progetto Mare Nostrum. "L'Austria – sottolinea Honsell – di fatto non accoglie i richiedenti asilo arrivati sul suo territorio a meno che non esistano prove documentate del loro passaggio sul territorio austriaco. Ovviamente queste prove non ci sono mai e quindi le persone che arrivano in Italia restano qui. Se non allineiamo un modello di risposta a livello europeo non possiamo affrontare la questione. È però importante – prosegue – far sapere a tutti quelli che si muovono nella catena dell'immigrazione, che attraversa una ventina di Paesi europei, di non considerare Udine come possibile punto di arrivo".

Il primo cittadino invita poi amministratori e politici a non strumentalizzare la vicenda. "Oggi ho letto dichiarazioni false da parte di politici che come sciacalli strumentalizzano il problema – afferma Honsell –. Nessuno ha ricevuto queste persone, si tratta di profughi che stazionano liberamente sul territorio. Non si può speculare in modo così vergognoso su un problema serio come questo".

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