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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca

Primo incontro tra Martines ed Europa Aquileiensis

Identità, partecipazione e centralità mitteleuropea di Udine: ecco i principali temi sui quali concordano il candidato sindaco del capoluogo storico del Friuli e il nuovo partito euroregionalista friulano

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di UdineToday

Si erano incontrati lunedì 8 gennaio 2018, a Udine, ai tavolini di un bar affacciato a Piazzetta Bertrando, nei pressi del Duomo. Cordiale e costruttivo incontro, quello, tra il candidato sindaco espresso dal PD, dott. Vincenzo Martines, e il neocostituito Coordinamento Politico Euroregionalista Friulano / Coordenament Politic Euroregjonalistic Furlan “Europa Aquileiensis”, intervenuto nelle persone del suo coordinatore, prof. Alberto Travain, e di un coadiutore, lo storico Alfredo Maria Barbagallo. “L'implementazione di un'identità comunitaria inclusiva su radice locale, il rinnovamento di pratiche storiche di partecipazione popolare cittadina e il recupero culturale di una centralità udinese in ambito 'euroregionale' sono tre punti fondamentali della proposta politico-amministrativa di Europa Aquileiensis tesa al rilancio nell'attualità del progetto storico di una Udine 'nuova Aquileia', laboratorio civico e raccordo internazionale, punti sui quali il candidato Martines si è detto personalmente concorde” ha dichiarato a margine dei colloqui il leader “euroaquileiese” Travain. “Siamo stati franchi: abbiamo detto a Martines che Europa Aquileiensis, se tutto va bene, intende 'sposare' lui, non il PD, quindi non si escludono, su altri livelli di competizione elettorale, alleanze o sinergie anche con forze ad esso contrapposte. Ciò sarà deciso in base alle adesioni e alle condivisioni in ordine al programma” ha detto il coordinatore del neonato soggetto politico euroregionalista friulano. “Europa Aquileiensis è forza appena nata ma costituisce una 'portaerei' della cultura civica territoriale, espressione del civismo tratto da una costola del trentennale movimento culturale del Fogolâr Civic, al cui enorme bagaglio di esperienze, proposte, istanze, progetti, programmi, orizzonti, il soggetto politico di nuova creazione si riferisce”. Il Fogolâr Civic, nel suo sviluppo dalla fine degli anni '80, si è contraddistinto come qualificato promotore libero e spontaneo di un'infinità d'iniziative tese ad incremento della coscienza civica tra i livelli locale ed internazionale, a procedere dalla lezione dalle migliori memorie storiche e tradizioni del territorio. “Rispondendo – ha soggiunto Travain – ai tanti che si chiedono come mai una formazione nuova, con alle spalle una lunga storia d'impegno socioculturale civista fieramente autonomo da partiti e meccanismi politici, ora decida proprio di schierarsi, alle elezioni udinesi, al fianco di un pur innovativo membro della classe politica tradizionale, desidero chiarire che l'annunciato appoggio alla persona di Martines deriva dal fatto che egli è stato l'unico esponente politico cittadino a dare positivo riscontro all'appello “per una Udine 'nuova Aquileia' / a pro di un Udin 'Aquilee gnove'” diffuso il 4 novembre scorso dal civismo udinese raccoltosi attorno al Fogolâr Civic, documento che ha condotto, in seguito, alla costituzione del soggetto Europa Aquileiensis. Martines, unico garbato interlocutore? Abbiamo deciso, quindi, di appoggiarlo, in base a quanto condividerà effettivamente delle nostre istanze. Dopo l'annuncio a mezzo stampa della nostra scelta, siamo stati investiti da critiche alle quali abbiamo potuto candidamente rispondere di non aver ritrovato, in ordine a questi temi, controparti terze con cui costruire dialoghi e progetti tesi a tali scopi. L'effettivo appoggio a Martines, che potrà giovarsi, così, non soltanto di un'interessante ulteriore base cittadina ma anche di un significativo apporto in termini di programmazione in particolare degli sviluppi socioculturali della città, sarà condizionato in ultima analisi da confacente riconoscimento, da parte del candidato e della sua compagine di supporto, della condivisibilità delle linee espresse da Europa Aquileiensis ma anche dell'unicità oggettiva della trentennale esperienza storica da cui esse derivano. Se son rose fioriranno” ha concluso il leader del nuovo partito euroregionalista friulano che mira a rimettere Udine al centro della Mitteleuropa alpino-adriatica come fu per secoli, fino al Settecento, quale residenza dei Patriarchi di Aquileia.

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