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Cronaca

Primarie PD 2017: domenica si vota per eleggere il segretario nazionale

Gli elettori e i simpatizzanti del Partito Democratico sono chiamati alle urne per le primarie 2017. Si terranno il 30 aprile e vedranno la sfida tra il segretario uscente Matteo Renzi e gli altri candidati, Michele Emiliano e Andrea Orlando. Presentati in sala Ajace le tesi congressuali dei candidati alla segreteria Nazionale del Pd Gli elettori e i simpatizzanti del Partito Democratico sono chiamati domenica 30 aprile alle urne per le primarie 2017

A sfidarsi, dopo le polemiche, le dimissioni e le scissioni, per il ruolo di nuovo segretario nazionale sono Matteo Renzi, Michele Emiliano e Andrea Orlando. Un elemento comune c’è. Andare avanti uniti. Un punto chiarito da Fabio Manzini, Monica Ravalico e Agostino Maio, i tre relatori che in sala Ajace, ieri pomeriggio, accanto al segretario cittadino, Enrico Leoncini, che si è occupato della moderazione dell’evento, hanno avuto il compito di illustrare alla platea le tesi congressuali dei candidati alla segreteria Nazionale. Un’occasione fortemente voluta dal Partito Democratico cittadino per consentire a tutti gli iscritti, ma anche a chi non lo è, di ascoltare le mozioni con cui candidati si presenteranno alle primarie il prossimo 30 aprile.

Primo a intervenire Fabio Manzini, che si è fatto portavoce delle istanze di Orlando, spiegando come: “Credo si debba votare Andrea Orlando perché dopo la sconfitta pesante al referendum il Pd deve cambiare rotta. Deve tornare a occuparsi dei lavoratori, dei diritti dei lavoratori, deve tornare nelle fabbriche, deve tornare a parlare con tutto quel mondo con cui si è rotto un legame. Era un legame importante. Quindi dobbiamo ripartire da loro”. Partendo da una profonda riflessione sul ruolo del centro sinistra, “Orlando può unire di nuovo le anime del Pd, può riportare queste persone a votare per il Partito Democratico dopo anni nei quali Renzi ha proceduto in una direzione sola, senza ascoltare. Bisogna tornare ad ascoltare”. 

Sulla necessità di un partito unito è tornata anche Monica Ravalico che nel parlare della candidatura di Michele Emiliano ha ricordato come: “Un partito non deve essere fatto da renziani o antirenziani, sinistra Pd o destra Pd, bensì deve essere fatto di persone, ognuna delle quali porta avanti le proprie idee. Nella mozione di Emiliano c’è questo concetto del ‘noi siamo un partito’. Ogni persona infatti deve avere il suo spazio, senza blocchi che spesso sono solo dei ‘listini elettorali’. Invece nella proposta di Emiliano c’è un contatto diretto con la gente, quindi con una ripresa della partecipazione dal basso”. 

A chiudere il cerchio degli interventi, Agostino Maio: “Credo che Matteo Renzi più di altri, sia riuscito a interpretare quella vocazione maggioritaria con cui nasce Pd, quella di parlare a strati diversi della società e a quelle fasce di elettorato moderato che non avevano mai guardato al centro sinistra con attenzione. Questo lo si è dimostrato durante le elezioni per le europee. C’è poi la prova provata di questi tre anni di Governo in cui Matteo Renzi ha messo in atto un riformismo molto coraggioso, ma sempre tenendo ben saldo il principio delle equità e delle pari opportunità. 
Ricordo la legge sullo spreco alimentare, l’istituzione della Sia, il Fondo anti povertà, la legge sul dopo di noi, la stabilizzazione di 100 mila precari della scuola e tutte le misure previste nel jobs act che hanno favorito la contrattualizzazione a tempo indeterminato di lavoratori più o meno giovani. Per tutti questi aspetti credo sia importante dare un segnale contro i populismi che permeano l’Europa, e non solo, dare una risposta forte con un Partito Democratico sempre più forte”.
 

Saranno 160 i seggi aperti in tutto il Friuli Venezia Giulia. Si avvia dunque a conclusione il percorso congressuale che nell'ultimo mese ha coinvolto i 4.830 iscritti a livello regionale, con 135 convenzioni di circolo. Le primarie non saranno rivolte ai soli iscritti, ma "a tutte le cittadine e i cittadini italiani che si riconoscono nel Pd e nei suoi valori", come recita la nota firmata dal presidente della Commissione regionale di garanzia per le primarie, Salvatore Spitaleri. I partecipanti avranno a disposizione 16 seggi a Trieste, 22 a Gorizia, 35 a Pordenone e 87 a Udine. Si potrà votare dalle 8 alle 20 nel seggio collegato alla propria residenza: per conoscerne l'ubicazione, si può visitare il sito del Pd FVG (www.pdfvg.it), contenente tutte le indicazioni sulle sedi prescelte.

Nelle immagini in basso gli orari e i seggi aperti nel Comune di Udine

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