rotate-mobile
Cronaca Tavagnacco / Via Nazionale

Incubo voucher e precarietà, sciopero e presidio dei lavoratori Carrefour

Presidio questa mattina davanti al Centro Commerciale Friuli di Tavagnacco. L'adesione dei dipendenti dei due supermercati della multinazionale francese, presenti a nord di Udine, è stata superiore al 50%. I tre sindacati di categoria uniti: "Riteniamo che i voucher non possano essere utilizzati in quelle aziende che dichiarano esuberi"

Come riportato questa mattina, oggi dalle 11 alle 13 davanti al Centro Commerciale Friuli di Tavagnacco, i dipendenti dei due negozi Carrefour presenti a nord di Udine, in viale Tricesimo e in via Nazionale a Tavagnacco, hanno incrociato le braccia. Su circa 210 lavoratori l'adesione allo stato di agitazione è stata superiore al 50 %. La mobilitazione nazionale era stata invocata dalle segreterie nazionali sindacali unite: Filcams, Fisascat e Uiltucs. All'appello hanno dato quindi la loro adesione i sindacati provinciali di categoria. Circa 110 persone hanno aderito allo sciopero che durerà per l'intera giornata di oggi in entrambi gli ipermecati della Provincia di Udine. Lo sciopero è stato comunicato all'azienda solo nella tarda serata di ieri in modo tale da ostacolare quanto più possibile la possibilità di organizzarsi da parte della società, come ad esempio attraverso l'assunzione di lavoratori somministrati o la chiamata dei collaboratori a vaucher. 

I SINDACATI: "Siamo qui- ha dichiarato Francesco Buonopane (Filcams - CGIL)-  soprattutto in segno di solidarietà nei confronti dei lavoratori dei 3 ipermercati che l'azienda ha deciso di chiudere in Italia. Ma abbiamo deciso lo stato di agitazione anche perchè siamo molto preoccupati per il piano annunciato di ristrutturazione". "E' vergognoso - ha aggiuto Diego Marini (Fisascat - Cisl) - che si continui ad utilizzare voucher, apprendistati e lavoro interinale che creano solo lavoro instabile. Riteniamo che i voucher non possano essere utilizzati in quelle aziende che dichiarano esuberi". "Questa ristrutturazione - ha concluso Andrea Sappa (Uiltucs - UIL) - significa che l'apertura dei negozi nei giorni festivi o nei weekend non produce ricavo di fatturato. Si crea solo più precarietà con l'aggiungersi del calo di fatturato dovuto ai costi fissi di gestione che aumentano di conseguenzanotevolmente"

PIANO DI RISTRUTTURAZIONE: Il 20 gennaio il Gruppo Carrefour aveva annunciato una ristrutturazione che coinvolgerà 500 lavoratori dichiarati in esubero, la chiusura dei punti vendita di Borgomanero, Trofarello e Pontecagnano e, in aggiunta, una serie di esigenze organizzative che implicherebbero un ulteriore peggioramento delle condizioni di lavoro per i dipendenti della società. Fra le argomentazioni della multinazionale per tale ristrutturazione: il calo fatturato, il costo del lavoro e la redditività dell'anno.  In ciascuno dei due Ipermercati della provincia udinese vi sono circa 110 lavoratori e ad oggi ancora non si sa se saranno interessati dalla riorganizzazione o dagli esuberi

Ristrutturazione Carrefour, oggi lo sciopero e il presidio

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Incubo voucher e precarietà, sciopero e presidio dei lavoratori Carrefour

UdineToday è in caricamento