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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca

Scende dal treno e aggredisce a calci e morsi 4 poliziotti

Attimi di tensione alla stazione ferroviaria di Treviso, con un 27enne in arrivo da Udine che ha reagito con violenza alla richiesta di esibire i propri documenti

Ha aggredito e poi preso a morsi quattro poliziotti che lo stavano fermando per un normale controllo dei documenti, di cui era probabilmente sprovvisto. Attimi di tensione nel primo pomeriggio di mercoledì alla stazione ferroviaria di Treviso. Protagonista dell'episodio un cittadino ghanese di 27 anni - sceso dal treno in arrivo da Udine -, che è stato fermato da altri agenti delle volanti e della polizia ferroviaria sopraggiunti per dare man forte ai colleghi che sono rimasti feriti e sono dovuti ricorrere alle cure del pronto soccorso del Ca' Foncello. Il 27enne è stato arrestato per resistenza a pubblico ufficiale. La scena è avvenuto sotto lo sguardo attonito di decine di passeggeri che si trovavano nei paraggi.

«Quello che è successo all’esterno della stazione ferroviaria di Treviso - commenta il vicesegretario nazionale del sindacato Ugl, Mauro Armelao- è l’ennesima dimostrazione di come le forze dell’ordine siano mandate in strada a garantire la sicurezza dei cittadini senza strumenti normativi e di autodifesa in grado di diminuire al minimo il corpo a copro tra divise e persone esagitate e violente che non avendo nulla da perdere non esitano a scagliarsi contro gli agenti della polizia di stato durante un normale controllo. Per questo come UGL Polizia di Stato (Unione Generale Lavoratori di Polizia) chiediamo a gran voce per l’ennesima volta, che la politica invece di perdere tempo per salvare banche, per discutere la legalizzazione della droga cannabis ecc ecc impieghi il proprio tempo in maniera seria per emanare, ascoltando anche le rappresentanze sindacali, regole d’ingaggio chiare e non interpretabili e protocolli operativi che attualmente mancando mettono a rischio gli operatori delle forze dell’ordine, in questo caso uomini della polizia di stato. Un collega è sotto osservazione e uno ha rischiato di perdere un dito con un morso. Tutto questo come si poteva evitare? Se solo fossimo già dotati di pistola elettrica Taser e spray antiaggressione così da azzerare o quasi il contatto fisico tra noi operatori della sicurezza e la persona da controllare che si dimostri violenta nei confronti di cittadini e noi. Inutile che il Ministro dell’Interno Alfano, inviti tutte le divise a circolare armate anche fuori servizio, quando in servizio mancano proprio gli strumenti più necessari in base alla casistica degli interventi. Le aggressioni contro le forze dell’ordine sono in aumento, complice anche il decreto svuota carceri, in pratica in prigione ci vanno ormai poche persone. Quindi per noi è diventata ormai una questione di priorità politica...... è priorità legalizzare una droga o diventa priorità una cosa che riguarda la sicurezza di tutti i cittadini e delle stesse forze dell’ordine? per noi la seconda dovrebbe essere una priorità. Tutto qui, senza voler fare inutile polemica, questa è una cosa di buon senso e di sana amministrazione di uno Stato. La regione del veneto, poco tempo fa, aveva anche istituito un fondo regionale per la copertura delle spese legali e delle spese mediche per le forze di polizia, beh questa era lìoccasione per attingere a questo fondo, ma tutto questo non sarà possibile in quanto il Governo ha impugnato la cosa perchè ritenuta incostituzionale..... e allora si muova lo Stato e il Governo per colmare i vuoti normativi a tutela delle forze di polizia che devono pagarsi le spese mediche in caso di riabilitazione, anche per ferite riportate durante il servizio. Una vergogna!».

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