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Cronaca Fagagna

Pratic e la prevenzione, la proposta per un ‘defibrillatore di comunità’

L’azienda di Fagagna ha esteso a tutti i dipendenti il corso per la rianimazione cardio-polmonare e chiede alle istituzioni di mettere a disposizione un defibrillatore in un luogo facilmente accessibile in caso di bisogno

Con una media italiana di sette arresti cardiaci ogni ora e un tasso di soccorrimento da personale non medico del 15 per cento, le conoscenze acquisite attraverso un corso di rianimazione cardio-polmonare e defibrillazione precoce possono davvero fare la differenza. Una consapevolezza che fortunatamente va diffondendosi tra i cittadini e le stesse aziende. In questo senso, un esempio virtuoso è rappresentato da Pratic, azienda del collinare leader nella progettazione di pergole e tende da sole di design, che ha deciso di offrire a tutti i dipendenti – andando così ben oltre i numeri minimi previsti dalla legge – l’opportunità di partecipare allo specifico corso e quindi di essere potenzialmente in grado di apportare aiuto in caso di emergenza.

La sensibilità di Dino ed Edi Orioli, alla guida dell’azienda nata oltre mezzo secolo fa, si è unita all’esperienza di Start Up – Centro Formazione Italian Resuscitation Council e per la Comunità che ha provveduto a insegnare come poche e precise mosse possano salvare una vita in caso di arresto cardiaco.

“Siamo abituati, oltreché obbligati, ad assicurare praticamente ogni oggetto che ci circonda, mentre spesso non sappiamo come comportarci se ci troviamo di fronte a una persona che sta male. Per questo abbiamo voluto estendere la formazione a tutti i nostri collaboratori, ma vogliamo anche chiedere alle istituzioni di mettere a disposizione un defibrillatore di comunità che possa essere raggiunto in caso di bisogno”.

Ogni ora in Italia, in cinque scenari su sette, l’arresto cardiaco è preceduto da fibrillazione ventricolare, che nel 70 per cento dei casi può essere contrastata con successo attraverso l’utilizzo del defibrillatore, capace di far ripartire il cuore. Da qui la necessità di una dotazione capillare di tale strumento che, accompagnato da un intervento tempestivo con il massaggio cardiaco esterno, evita l’insorgenza di danni celebrali permanenti. “Ecco perché – conclude Dino Orioli – è fondamentale non solo usare il giusto mezzo ma anche sapere dove si trova. Per questo crediamo che le istituzioni possano fare molto in questo senso”.

Dal 2001 l’utilizzo del defibrillatore semiautomatico portatile è consentito anche al personale non sanitario che abbia superato un corso accreditato dalla propria regione. Il corso ha una durata di circa cinque ore e al suo termine permette di praticare in modo efficace la rianimazione tramite il massaggio cardiaco esterno e l’utilizzo del defibrillatore.

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