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Cronaca

Ingressi di clandestini decuplicati in due anni: pool specifico della Procura

La Procura della Repubblica di Udine organizza un gruppo di lavoro dedicato alla prevenzione del fenomeno. Tito: «Evitare che i singoli, o peggio ancora le organizzazioni criminali, sfruttino i drammi dei clandestini per generare guadagni»

Nel giro di soli due anni il passaggio di clandestini alla frontiera di Tarvisio si è decuplicato. Dai 93 soggetti denunciati per ingresso illegale nel 2012 si è saliti ai circa mille del 2014. La Procura ha così deciso di alzare la soglia di attenzione, e istituire un pool per evitare che il valico di frontiera italo-austriaco di Tarvisio diventi un corridoio per il traffico di clandestini gestito dalla criminalità organizzata.

«Compito della Procura - ha detto il Procuratore aggiunto Raffaele Tito - è evitare che i singoli, o peggio ancora le organizzazioni criminali, sfruttino i drammi dei clandestini per generare guadagni. Bisogna impedire che l'immigrazione sia oggetto di mercimonio. Stiamo cercando di comprendere al meglio il fenomeno, ma servirebbe anche un maggiore coordinamento internazionale».

Tito, che negli scorsi giorni ha svolto una riunione con Prefettura e forze dell'ordine, ha ricordato che  «i clandestini sono le vittime. Spesso dopo i viaggi, per loro cominciano ulteriori sofferenze. Dobbiamo far capire loro che siamo dalla loro parte per invogliarli ad aiutarci in questa lotta allo sfruttamento del traffico». A coordinare il pool in in Procura sarà il pm Lucia Terzariol.

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