Un anno di violenze contro l'ex compagna, picchiata anche in gravidanza
Un cittadino romeno classe 1988 si è visto notificare il divieto di avvicinamento alla donna e alla figlia
Divieto di avvicinamento per maltrattamenti in famiglia. È questo il provvedimento oggetto di un’ordinanza emessa nei confronti di un cittadino rumeno - pluripregiudicato, classe 1988 - a cui i carabinieri della stazione di Campoformido hanno dato esecuzione ieri. All’uomo, residente nel comune alle porte di Udine, è stato impedito l’avvicinamento all'ex convivente, di nazionalità ucraina, alla figlia di un anno e ai luoghi frequentati da entrambe.
L’inizio
La vicenda iniziò circa un anno fa quando, dopo essersi frequentati per diverso tempo, i componenti della coppia si trasferiscono in una casa a Udine. Lì iniziarono i maltrattamenti nei confronti della donna, anche durante la gravidanza.
La separazione
Le situazioni non vennero mai denunciate dalla donna, nemmeno dopo un intervento dei carabinieri in seguito a un litigio. Il disagio poi proseguì, fino a quando la vittima decise di separarsi definitivamente dal compagno, già soggetto a diverse condanne, e di cacciarlo da casa.
La rabbia
Il rapporto tra i due, nonostante la lontananza, ha continuato ad essere complicato. La rabbia dell'uomo, che non ha accettato la separazione, si è acuita e non è stata mai nascosta durante gli incontri - sporadici -dettati dallo scambio della figlia.
La svolta
Lo scorso otto marzo si è verificato un nuovo grave episodio. In occasione della consegna della figlia l’uomo, in preda alla rabbia, ha iniziato a colpire violentemente la donna con una serie ripetuta di schiaffi, calci e pugni. Tutto questo mentre la malcapitata provava a proteggere la bimba che teneva ancora in braccio.
La denuncia
Dopo quest'ennesima aggressione la donna ha trovato finalmente il coraggio di chiamare i carabinieri e chiedere aiuto. Dopo l'intervento dei militari dell’Arma la donna ha iniziato a raccontare tutte le violenze subite durante la convivenza, e la successiva separazione. Ha testimoniato anche di episodi in cui è stata minacciata con un coltello.
La perquisizione
La successiva perquisizione dei militari ha permesso il sequestro dell'arma e la disposizione dell'ordinanza di divieto di avvicinamento emessa dal giudice competente.
Un’altra denuncia
L’uomo, essendo in affidamento ai servizi sociali e avendo dovuto svolgere dei lavori socialmente utili che non ha mai portato a compimento, è stato denunciato anche per questa omissione, con il conseguente arresto e la conduzione in carcere.