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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Pradamano

Piano di sviluppo rurale più incisivo e con meno misure

Saranno promosse iniziative di cluster. La promozione dell'agroalimentare passa a PromoTurismoFvg, mentre Ersa proseguirà un processo di rinnovamento

"Il prossimo Piano di sviluppo rurale (Psr) dovrà garantire una minor frammentazione delle risorse e dunque avrà un numero minore di misure". Lo ha annunciato l'assessore alle risorse agroalimentari del Friuli Venezia Giulia, Stefano Zannier, nel corso dell'assemblea regionale della Confederazione Italiana Agricoltori (Cia) riunitasi mercoledì sera a Pradamano.

"L'attuale Psr conta 20 misure e almeno una cinquantina di sottomisure e per me rappresenta un modello 'al contrario', ovvero un punto di partenza per lavorare con l'obiettivo di semplificarlo. Un eccesso di frammentazione porta piccole gocce per tutti, ma non indirizza il comparto", ha commentato l'assessore. Una posizione che ha trovato riscontro nelle parole del presidente della Cia, Paolo Fantin, che nella sua relazione introduttiva ha rimarcato come "il Psr, che tante aspettative aveva creato, si è rivelato un tormento burocratico in cui l'ente pubblico ha investito ingenti risorse finanziarie, anche aggiuntive da parte della Regione, risorse che, tolte le misure agro ambientali hanno soddisfatto ben poche aziende. Possiamo dire di essere stati tra i pochi ad aver proposto nelle varie sedi di confronto l'opportunità di attivare poche misure e con tetti più bassi".

Quanto al nodo cruciale dei ritardi nei pagamenti da parte dell'agenzia Agea, Zannier ha assicurato che "stiamo lavorando per sbloccare la situazione e molto siamo già riusciti a recuperare tra maggio e agosto. Le responsabilità dei ritardi vanno distribuite tra tutti i soggetti, anche se resta indubbio che le difficoltà maggiori nascono dalla gestione burocratica delle procedure. Non escludo quindi che in futuro affideremo la gestione delle pratiche ad un sistema informatico completamente rinnovato". 

Nel confronto aperto con gli agricoltori sono state toccate diverse tematiche di attualità per il comparto, tra cui la problematica relativa alle dimensioni delle aziende, che mette a repentaglio la tenuta di quelle a conduzione famigliare, la difformità di applicazione sul territorio regionale delle norme sui controlli sanitari e veterinari da parte delle Aziende per i servizi socio assistenziali, la vigilanza sulla superficie vitata con i principali vitigni richiesti da l mercato (ovvero Prosecco, Pinot grigio e Ribolla gialla). 

Tutte tematiche che secondo Zannier dovranno essere affrontate con "serenità, chiarezza e onestà intellettuale", poiché bisogna tenere conto che "il Friuli Venezia Giulia deve darsi una politica agricola coerente con una regione piccola ma molto diversificata, la cui caratteristica unica ed uniforme è la qualità. L'obiettivo che ci siamo posti è quindi quello di promuovere la produzione agroalimentare made in Fvg per filiere di qualità, garantendo la giusta remunerazione anche all'ultimo anello della filiera". In quest'ottica Zannier ha quindi annunciato che verranno promosse iniziative di cluster, ribadendo che il ruolo promozionale dell'agroalimentare passa a PromoTurismoFvg, mentre su Ersa proseguirà un processo di rinnovamento "affinché sia nuovamente in grado di disporre delle competenze necessarie e delle professionalità utili agli operatori del settore per garantire loro assistenza tecnica, supporto scientifico e di innovazione".

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