Pensionati autonomi penalizzati sulla quattordicesima

Un protocollo d’intesa per rafforzare le politiche attive dei Comuni in favore degli anziani. Nel “pacchetto” anche progetti intergenerazionali a sostegno delle fasce più fragili della popolazione. Il Capla, coordinamento associazioni pensionati del lavoro autonomo che rappresenta 25mila soci in provincia di Udine, ha condiviso il percorso con Anci Fvg e Federsanità Anci «considerando strategico un impegno dei sindaci per atti concreti a favore di anziani e pensionati», spiega il coordinatore Guido De Michielis.

Pensionati nei confronti dei quali, per quel che riguarda lo specifico del lavoro autonomo, osserva ancora De Michielis nella veste anche di vicepresidente di 50&Più Udine, «persiste la disparità di trattamento pure nella recente legge nazionale di Bilancio 2017 che, nel dettare l’aumento della quattordicesima, impone tre anni in più di contribuzione rispetto ai colleghi del lavoro dipendente. Senza contare l’esiguità dei circa 10 euro in più per chi già percepisce quella mensilità, ben poca cosa rispetto agli 80 euro chiesti dall’associazione a livello nazionale». Il differenziale rispetto all'anno scorso è invece maggiore per coloro che otterranno la quattordicesima per la prima volta: si va da 28 a 42 euro. Il bonus prevede infatti un meccanismo a crescere, con l'aumentare dei contributi versati. Anche i requisiti all'accesso sono differenziati a seconda dell'ambito di lavoro di provenienza: prevedono appunto 3 anni in più di contribuzione per gli ex lavoratori autonomi, rispetto ai dipendenti. «Queste discriminazioni – conclude De Michielis – violano ogni principio di giustizia sociale e costituzionale».