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Cronaca

Pendolari: una settimana di soppressioni e ritardi sui treni locali

Il Comitato Alto Friuli chiede l'intervento della Regione e l'applicazione della sanzioni a Trenitalia. "Il servizio ha fatto un passo indietro rispetto all’inizio dell’anno, quando si era invece registrato un trend positivo"

Si chiude una settimana di passione per i pendolari regionali, caratterizzata da soppressioni e pesanti ritardi su tutte le linee ferroviarie locali. Il comitato Pendolari dell'Alto Friuli fa un bilancio della situazione, apparentemente disastrosa.

Ben 10 soppressioni e 4 ritardi superiori ai 30 minuti (alcuni che sfiorano i 90 minuti) solo lungo la Udine-Tarvisio. Mancanza di personale (in ferie!), incendi e un investimento le cause di questa “Caporetto”.

La settimana è incominciata male già lunedì lungo la Udine-Venezia, quando il R. 2852 Trieste-Udine-Venezia delle 16.01 si è bloccato all’altezza di Buttrio determinando così il blocco della linea con pesantissimi ritardi superiori all’ora dei successivi convogli particolarmente importanti e affollati di pendolari: erano il treno 6030 Trieste (16.25) – Udine (17.32) – Tarvisio (18.50) e il treno 6006 (Trieste 16.31 – Udine 17.55 via Gorizia).

Un copione già visto con gli stessi protagonisti lo scorso 19 luglio, quando i treni, dopo aver sostato lungamente (circa cinquanta minuti) in piena linea, sono stati fatti retrocedere a Trieste in quanto non vi erano punti in cui poter “sorpassare” il treno guasto fermo in linea.

Mercoledì è stata la Udine-Tarvisio ad essere colpita, quando nel pomeriggio si sono registrati pesanti disagi a causa di un investimento tra Bivio Vat e la stazione di Udine.

Giovedì è toccato ai pendolari della Udine – Cervignano – Trieste penare: il R. 2843 delle ore 7.30 è stato bloccato più volte a Risano, Palmanova e Ronchi dei Legionari a causa di alcuni passaggi a livello guasti. Ritardo finale di un'ora.

Venerdì altro inconveniente, con l'incendio tra Cormons e Gorizia, che ha messo in tilt il traffico sulla Trieste - Gorizia - Udine. Chi era diretto a Udine o Venezia e viaggiava a bordo del R. 2464 è stato costretto a ritornare a Monfalcone con il R. 6009 e da lì trasbordare a bordo del R. 2862 (Trieste – Monfalcine-Cervignano – Udine-Tarvisio). In questo momento il R. 2862 è dato in forte ritardo oltre 40 minuti.

Dopo una settimana così siamo ormai stufi anche di indignarci!

Chiediamo che la Regione vigili sull’operato di Trenitalia, verificando puntualmente le cause di questi continui disservizi.

Non è ammissibile che un servizio pubblico come quello ferroviario venga chiuso per ferie. Emblematico è il caso del R. 5988 Udine-Carnia delle ore 18.15, soppresso 3 volte su 5 per mancanza di personale.

Il servizio ha fatto un passo indietro rispetto all’inizio dell’anno, quando si era invece registrato un trend positivo.
La Regione dimostri di essere presente, non solo con le parole ma con fatti concreti, assumendo le decisioni del caso nei confronti di Trenitalia. E’ evidente che ormai l’unico rimedio è l’applicazione delle multe e rivedere da subito le clausole contrattuali, che Trenitalia non è in grado di rispettare.

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