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Cronaca Palmanova

Ulteriore passo avanti per Palmanova nel Patrimonio mondiale Unesco

La fortezza a forma di stella incassa il secondo pesante "sì" per portare avanti la sua candidatura. Arrivato il parere positivo dell'Icomos, organo Unesco, sulle opere di difesa della città della Bassa friulana. Il responso finale arriverà a luglio durante fra il 2 e il 12 luglio prossimi

Il ministero dei Beni e delle Attività culturali ha comunicato la notizia della valutazione dell'Icomos, il Consiglio internazionale dei monumenti e siti culturali, pervenuta dal Centro del Patrimonio mondiale Unesco in merito alla proposta di candidatura transnazionale delle "Opere di difesa veneziane tra il XV e il XVII secolo" che riunisce i sistemi difensivi più rappresentativi della Repubblica di Venezia, sia nello Stato di Terra che in quello di Mare.

L'Icomos, organismo consultivo dell'Unesco, ha valutato positivamente la proposta di candidatura di Palmanova  per l'iscrizione nella Lista del Patrimonio Mondiale. Degli 11 siti presenti nella candidatura sei sono stati ritenuti più significativi a rappresentare i sistemi difensivi "alla moderna" della Repubblica di Venezia, di terra o di mare: Bergamo, Palmanova e Peschiera del Garda per l'Italia, Zara e Sebenico in Croazia e Cattaro in Montenegro. Tra la decina di siti presenti nella candidatura, che aveva ottenuto il via libera della Commissione nazionale Unesco il 22 gennaio 2016, quindi, solo sei sono stati ritenuti ad oggi
più significativi a rappresentare i sistemi difensivi. La valutazione favorevole è espressa in forma di raccomandazione per il Comitato del Patrimonio mondiale Unesco, che assumerà la decisione definitiva sulla candidatura nel corso della 41. sessione in programma a Cracovia dal 2 al 12 luglio prossimi. Una valutazione favorevole che il Mibact considera "un'ulteriore importante tappa del processo di approvazione della candidatura" per l'iscrizione nella lista del Patrimonio mondiale.

"La valutazione favorevole dell'Icomos è un fortissimo segnale che premia il lavoro svolto fin qui da Regione e Comune - ha affermato  la presidente del Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani-. Manteniamo intatto l'impegno a fare della Città stellata un centro d'attrazione turistico, storico e culturale di prima grandezza, inserita a pieno titolo negli itinerari europei. Proseguiamo con slancio - ha indicato Serracchiani - assieme a tutti i partner italiani, croati e montenegrini il percorso della candidatura transnazionale. Per il Friuli Venezia Giulia ha un significato particolare che l'Adriatico e il suo hinterland siano collegati da un percorso che assegna un valore unificatore a opere un tempo destinate a funzioni militari".

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