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Cronaca Palmanova

Palmanova difende il suo ospedale e i suoi reparti di eccellenza

Sentita assemblea pubblica ieri sera al teatro Gustavo Modena della città stellata. Tema del dibattito la riforma sanitaria che metterebbe a rischio chiusura, o ridimensionamento, alcuni reparti di eccellenza dell'ospedale palmarino: punto nascite e chirurgia di urgenza

Tre grandi centri ospedalieri: Udine, Pordenone e Trieste, e a loro supporto una rete di presidi che serviranno a non caricare i nosocomi e soprattutto a evitare i doppioni. La riforma sanitaria è a una svolta e fa litigare e discutere i sindaci.
A Palmanova il rischio di chiusura soprattutto del punto nascite esiste, ma i dati confermano l'efficienza del reparto: quasi 900 parti, il primato italiano per la minor percentuale di cesarei, l’alto ricorso alla parto analgesia e poi altre eccellenze.

La popolazione è preoccupata e ieri sera è stata convocata dai capigruppo di minoranza, Luca Marzucchi di Forza Italia e Antonio Di Piazza di Insieme per Migliorare, un'assemblea con l'obiettivo di avere un chiarimento dall'amministrazione regionale.
Al teatro Gustavo Modena si è vista così una massiccia partecipazione di pubblico, per un dibattito dal tema particolarmente sentito, sia nella città stellata che nella Bassa Friulana.
Gli interventi dei due relatori, assieme a quello "tecnico" del dott. Alfonso Vasile, rappresentante sindacale dei medici ospedalieri, hanno sottolineato le eccellenze delle strutture sanitarie palmarine ma allo stesso tempo hanno evidenziato la necessità dell'attuazione della riforma. Da qui la proposta di Marzucchi:Premiamo ciò che di buono hanno gli ospedali di Palmanova e Latisana, puntando ad una razionalizzazione che elimini i doppioni e allo stesso tempo che mantenga il miglior livello possibile del servizio sul territorio. A Palmanova deve restare il punto nascita assieme alla chirurgia di urgenza h24, mentre a Latisana la chirurgia di eccellenza”.

Successivamente diversi sono stati gli interventi tra cui sono emersi quello dell'ex assessore regionale alla sanità Kosic, del sindaco Martines, dei consiglieri regionali Paviotti e Travanut e del capogruppo in consiglio regionale di Forza Italia, Riccardo Riccardi.
Dibattito sereno e franco che ha fatto emergere forse poche risposte concrete in termini di tempi, ma che ha gettato le basi per un confronto territoriale essenziale su temi di questo respiro.

Inoltre secondo l'amministrazione della città stellata, il pronto soccorso di Palmanova è preferito in caso di urgenze gravi rispetto a Latisana e Lignano e di conseguenza l’operatività del pronto soccorso è maggiore e più specializzato. Tagli e razionalizzazioni nel passato, dice il sindaco Martines, sono già stati fatti: “Nell'ospedale di Palmanova nel tempo ci sono fatte azioni di riorganizzazione serie che hanno portato risparmi ma che hanno avuto anche la possibilità di creare strutture di veri e propri professionisti che, stando ai risultati, hanno portato molti elementi di eccellenza. I dati di operatività ed efficienza di Palmanova, uniti alla sua baricentricità rispetto ai due ospedali di riferimento regionale di Udine e Trieste, alla vicinanza alla sede della Protezione Civile, dove si insedierà il 118 unico regionale, alla sua accessibilità rispetto alla rete viaria autostradale, indicano con oggettività che Palmanova ha la dimensione adeguata ad accogliere come ospedale di rete tutta la domanda della bassa friulana e del goriziano”.

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