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Cronaca Bagnaria Arsa

#stopdumping, area di sosta trasforma in discarica a Sevegliano

La denuncia di Giosualdo Quaini, presidente regionale Cna-Fita: 140 vettori esteri sostano ogni weekend nel parcheggio privato dietro Conforama: “qui bevono, mangiano e lasciano rifiuti”

Lattine, bottiglie vuote (anche di super alcolici), buste di plastica, residui di cibo, immondizia varia. E’ il “regalo” lasciato ogni weekend dai camionisti dell’Est che scelgono il Friuli per fare una sosta, prima di ripartire per l’Austria o il centro Italia. Una pausa di 48 ore durante la quale mangiano, bevono e dormono in condizioni indecorose in un parcheggio privato nei pressi del casello autosatradale di Palmanova.

Un'improvvisata area di sosta diventa discarica 

La denuncia, documentata da fotografie dell’area, parte dalla Cna Fita Fvg, che sta conducendo una battaglia contro la concorrenza sleale nell’autotrasporto. L’area asfaltata, logisticamente comoda perché accanto all’autostrada, è abbastanza ampia da poter accogliere fino a 140 mezzi alla volta, tutti guidati da autisti rumeni, bulgari, moldavi, bielorussi, che usufruiscono di una struttura gratuita per riposare ed usare i bagni del vicino centro commerciale. Peccato che l’ospitalità non venga ricambiata da altrettanto senso civico. “Udine è diventata un crocevia per questa improvvisata logistica di vettori esteri - spiega il presidente regionale Cna Fita Fvg Giosualdo Quaini -. Autisti dell’est, non proprietari dei mezzi, che preferiscono uscire dall’autostrada per effettuare una sosta lunga e utilizzare i servizi igienici offerti da una struttura commerciale”. Ma l’area in questione (la “Zamparini”) non è adeguata alla mole di camion che si fermano qui il weekend. “E’ diventata una discarica. Qui ogni sera passano le commesse del centro commerciale a prendere le loro auto e al buio, e forse anche giustamente spaventate, si ritrovano a fare slalom tra bottiglie di alcool vuote buttate a terra”.

Cabotaggio dell'Est: la battaglia contro il dumping sociale 

Gli autisti stranieri restano 48 ore in cabina attendendo il carico a Palmanova, “e intanto l’ozio forzato, purtroppo, li porta a mangiare in disordine e a bere. Tra le immondizie si scorgono bottiglie di birra, vino e vodka, il che induce a pensare che poi potrebbero mettersi alla guida poco lucidi”. Una situazione di degrado, ma soprattutto di pericolo sulle strade, che Quaini, assieme al presidente della Cna Fvg Nello Coppeto, ha segnalato al Prefetto di Udine, Vittorio Zappalorto, il quale ha accolto anche la denuncia della Cna sulla grave concorrenza sleale causata dal cabotaggio dell’Est. Una battaglia, quella contro il dumping sociale, che la confederazione degli artigiani sta conducendo a livello nazionale, portata all’attenzione dell’Europa proprio da Quaini. Al Prefetto è stato consegnato lo studio condotto da Cna "#stopdumping", fenomeno che sta prendendo sempre più piede nella nostra regione. “Le aziende italiane delocalizzano le targhe con una semplicità estrema: in Bulgaria in tre giorni metti in piedi una Srl, pagando 800 euro, e si immatricolano autocarri per l’autotrasporto che poi vengono in Italia e fanno cabotaggio con autisti che non sono italiani, con regole e contratti inesistenti, visto che all’Est non c’è quasi mai tutela per i lavoratori”.

Incidenti tir e alcool 

“Riportare i paesi dell’Est all'equilibrio è una questione europea - spiega Coppeto -. I loro prezzi bassissimi portano via lavoro e risorse alle nostre attività. Il Prefetto ci ha confermato la sua disponibilità, richiedendo le documentazioni presentate dalla Cna a Isabella De Monte, in previsione del cambiamento del pacchetto Autotrasporto Europa che dovrà armonizzare le norme del settore a livello europeo. Se al nostro sollecito si aggiunge a Bruxelles anche la voce del nostro Prefetto, tanto meglio, sia per l’autotrasporto friulano che per la sicurezza di tutti”. Quaini fa presente che in quasi tutti i gravi incidenti che si verificano in autostrada sono coinvolti mezzi con targa straniera, "paesi in cui non c’è la cultura del rispetto delle regole. Occorre avviare corsi per la polizia locale nelle Uti addetti a controlli mirati sulla sicurezza: si scoprirebbe così quanto alcool, in cabina, viene nascosto sotto le brandine”.

Creare una struttura da hoc più dignitosa 

Circa l’area degradata di Palmanova ricoperta dalle immondizie dei camionisti dell’Est, essendo il parcheggio di proprietà privata il Prefetto ha le mani legate. “Si auspica allora - conclude Coppeto - che venga creata ad hoc una struttura chiusa, ben gestita e a pagamento, con acqua e servizi igienici, in cui sostare in condizioni dignitose”.

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