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Cronaca

Stretta sui mercati all'aperto di Udine, il sindaco sceglie la linea dura

Pietro Fontanini ha emesso un'ordinanza che regola l'organizzazione dei mercati alimentari in tutto il Comune di Udine

Allo scopo di contrastare e contenere il diffondersi del virus “COVID-19” sull’intero territorio comunale di Udine, il sindaco Pietro Fontanini ha emesso un'ordinanza con le seguenti misure di contenimento:
1) Il divieto di esercizio dell’attività di commercio nella forma di mercato all’aperto e al chiuso di generi alimentari, su area pubblica o privata, se non vengono adottate le seguenti condizioni:
• la perimetrazione dell’area di mercato, se all’aperto,
• la predisposizione di un varco d’accesso separato da quello d’uscita,
• contingentamento delle presenze al fine di evitare assembramenti e garantire la distanza interpersonale di sicurezza di 1 metro;
• obbligo di confezionamento esclusivamente ad opera del venditore,
• uso obbligatorio di guanti monouso e mascherine o comunque una protezione a copertura di naso e bocca, sia per venditori che per i compratori;
Il primo cittadino ha inoltre disposto che queste misure, in vigore da oggi, siano a carico dei commercianti titolari di concessione e operanti nei vari mercati, pubblici e privati, che si svolgono sul territorio comunale, ricordando che le prescrizioni devono essere rispettate sia nei confronti di chi opera nei mercati sia nei confronti di chi li frequenta.

La Camera di Commercio

Il presidente della Camera di Commercio di Pn-Ud Giovanni Da Pozzo commenta con favore l'ordinanza del Comune di Udine sulle misure da rispettare nei mercati all'aperto per l'alimentare. «Ringrazio il sindaco Fontanini e l'assessore Ciani per questa disposizione - ha detto -, che consente a queste imprese di continuare a operare nei mercati, giustamente mantenendo le corrette e idonee misure per garantire la sicurezza degli operatori e dei cittadini che li frequentano. I nostri imprenditori sapranno operare con il massimo impegno nel rispetto delle indicazioni prescritte e ben definite, necessarie per non fermare questo importante presidio della nostra economia cittadina ma con la necessaria tutela della salute, che rimane prioritaria. Sarebbe importante che tutti i comuni adottassero misure analoghe, per garantire uniformità di applicazione delle regole e  consentire il dovuto equilibrio tra le esigenze di tutela della sanità e la tutela del tessuto economico».

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