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Cronaca

"Giù le mani!" Un Open day contro i falsi fisioterapisti

In occasione della Giornata Mondiale della Fisioterapia L'AIFI organizza anche in Friuli Venezia Giulia il “Fisio-Day”, e mette in guardia i cittadini contro i falsi fisioterapisti. Sabato 12 settembre gli studi fisioterapici saranno aperti per un consulto gratuito.

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di UdineToday

Smascherare i falsi fisioterapisti per garantire cure sicure ai pazienti e professionalità alla categoria. E' questo l'impegno dell'Aifi in occasione Giornata mondiale della fisioterapia, che quest'anno cade l'8 settembre.

Secondo cifre fornite dall'Aifi, (l'Associazione italiana fisioterapisti che rappresenta la maggioranza dei professionisti in Italia) in Italia i fisioterapisti abusivi, coloro che svolgono attività senza avere la preparazione i titoli richiesti, sono 100 mila, il doppio di quelli veri (50 mila). Si tratta di numeri che l'Aifi non esita a definire drammatici, sia per il futuro della categoria, sia per il danno che un simile fenomeno può produrre alla salute dei pazienti, che spesso, in buona fede, finiscono nelle mani di persone non competenti con risultati a volte disastrosi. Una manipolazione errata, infatti, può avere conseguenze pericolosissime; se corretta, invece, può risolvere, senza farmaci, problemi gravi o anche fastidiosi, come il mal di schiena e il mal di testa

L'Aifi ha quindi deciso di combattere il fenomeno aprendo gli studi dei veri professionisti ai cittadini, con la campagna "Giù Le Mani"dal 7 all'11 settembre, e con il "FisioDay": sabato 12 settembre gli studi fisioterapici saranno aperti, e, previa prenotazione, sarà possibile avere consulto gratuito. Tutte le informazioni, a partire dal professionista più vicino a casa, saranno disponibili sul sito aifi.net oppure al numero verde gratuito 800.03.60.77 (attivo dal 7 all'11 settembre dalle 15 alle 17,30). All'iniziativa aderiscono anche i fisioterapisti del Friuli Venezia Giulia: "L'obiettivo - spiega il presidente regionale AIFI Giorgio Sirotti - è di sottolineare come anche la nostra regione non sia immune dal fenomeno dell'abusivismo in sanità e come la programmazione regionale e gli organi di controllo, a cominciare dai Dipartimenti di Prevenzione delle nuove AAS, debbano sostenere e tutelare con maggiore convinzione il ruolo delle professioni sanitarie nel sistema di welfare del Friuli Venezia Giulia".

L'Aifi ha anche fornito ai pazienti e ai cittadini cinque consigli fondamentali per essere certi di chi ci mette "le mani addosso": verificare il titolo di studio, attualmente la professione può essere esercitata da chi è in possesso della Laurea in Fisioterapia o titoli equivalenti; il titolo di studio deve esser stato rilasciato in Italia o, in caso di titolo estero, deve avere il riconoscimento dal Ministero della Salute; il professionista deve essere l'iscritto all'Aifi, perché è un ulteriore elemento di conferma che si tratta di un fisioterapista qualificato; deve essere richiesta la visione della documentazione clinica esistente durante la visita fisioterapica; Chiedere sempre il rilascio della ricevuta fiscale, senza IVA, in caso di prestazione effettuata da un libero professionista.

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