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Cronaca

Tragedia a Spilimbergo, l'assessore Battaglia: «Episodio sconvolgente, vicinanza alle famiglie»

La delegata alle politiche sociali della Provincia di Udine chiede al prefetto di Udine di riconvocare il tavolo provinciale sul femminicidio

Tristezza, rabbia, sgomento, vicinanza alle famiglie colpite da questa immane tragedia. E la richiesta al prefetto di Udine, visto la frequenza di casi di violenza sulle donne, di riconvocare il tavolo provinciale sul femminicidio. E’ la reazione dell’assessore alle politiche sociali della Provincia di Udine Elisa Asia Battaglia alla notizia dell’omicidio-suicidio avvenuto nella notte a Spilimbergo e di cui emergono i dettagli.

«Ancora una giovane donna uccisa per mano di chi l’ha amata. Una reazione estrema a un rifiuto, alla fine di un amore. Una scelta che richiedeva rispetto in virtù proprio di quel legame finito e che, invece, ha portato alla violenza, alla morte e al dolore. Davvero sconcertante come la morte sia stata l’unica via per superare lo sconforto. A pochissimi giorni dalla crudele morte a Roma di Sara Di Pietrantonio – continua Battaglia - dobbiamo registrare un nuovo caso di femminicidio, episodi che segnano le nostre piccole comunità scosse davanti a queste tragedie, gesti di violenza estrema che devono imporre serie riflessioni e un impegno fattivo a ogni livello per avviare un vero e proprio cambiamento culturale».  

L’assessore Battaglia chiederà formalmente al prefetto di Udine di riconvocare il tavolo provinciale sul femminicidio istituito nel settembre 2013 per verificare l’attuazione del protocollo d’intesa, firmato anche dalla Provincia di Udine, volto alla promozione di strategie finalizzate a contrastare il fenomeno della violenza nei confronti delle donne e dei minori e a progettare azioni preventive. Non solo. Vista la frequenza degli episodi e la necessità di una massima sensibilizzazione da parte di tutta la popolazione sui continui episodi di violenza sulle donne, l’assessore lancia una proposta a tutti i Comuni di dedicare una via alle donne vittime di femminicidio e alla Regione di stanziare maggiori risorse per le case di protezione.«Di queste situazioni, seppur dolorose, si deve continuare a parlare per prevenire il verificarsi di altre – conclude Battaglia - attraverso azioni di contrasto, prevenzione, campagne formative e di sensibilizzazione. Anche l’intitolazione di una via che ricorda le vittime di violenza, seppur simbolica, si inserisce in questo impegno».  

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